Deutsche Bank prevede un’ondata “imminente” di default negli Stati Uniti e in Europa

giu 15, 2023 0 comments


Di Luca La Bella

Negli Stati Uniti e in Europa, l’ondata di insolvenze dovrebbe raggiungere il picco nel quarto trimestre del 2024, hanno previsto questo mercoledì gli economisti di Deutsche Bank nel loro rapporto annuale, citato dal Financial Times.

“I nostri indicatori dei cicli monetari suggeriscono che un’ondata di default è imminente”, afferma il rapporto.

Inoltre, ha spiegato che “da oltre 15 anni la politica della Fed (Federal Reserve) e della BCE (Banca centrale europea) diminuisce la leva finanziaria sulle imprese che hanno margini di profitto più stretti”, il che è “particolarmente vero”. Il mercato del debito con leva finanziaria” che per anni è stato guidato da “tassi (di interesse) pari a zero e allentamento quantitativo da parte delle banche centrali”.

Deutsche Bank ha inoltre previsto che i tassi di insolvenza delle obbligazioni ad alto rendimento negli Stati Uniti saliranno al 9%, mentre lo stesso indice dei prestiti raggiungerà l’11,3%, raggiungendo quasi il record del 12% registrato durante la crisi finanziaria negli anni 2007-2008. 

Allo stesso modo, la banca tedesca ritiene che la Federal Reserve non aiuterà l’economia statunitense perché la recessione in cui entreranno gli Stati Uniti sarà più simile alla bolla delle dot-com del 2000 che alla crisi del 2008.

Proprio per attutire questo tsunami finanziario, un quarto delle banche centrali globali prevede di aumentare le riserve auree man mano che diventano più pessimiste sul dollaro USA.

Secondo un sondaggio del World Gold Council, un’organizzazione di sviluppo del mercato per l’industria dell’oro, le banche centrali di tutto il mondo sono più pessimiste sul dollaro rispetto al passato e, di conseguenza, pianificano di aumentare le loro riserve auree.

Un recente rapporto del gigante bancario UBS prevedeva che le banche centrali avrebbero accumulato 700 tonnellate di oro per un valore di 48,74 miliardi di dollari solo quest’anno.

Secondo il titano finanziario, è probabile che le banche centrali continueranno ad accumulare oro nei prossimi mesi a causa dell’inflazione persistente e delle preoccupazioni geopolitiche.

“L’anno scorso ha segnato il 13° anno consecutivo di acquisti netti di oro da parte delle banche centrali globali e il più alto livello di domanda annuale mai registrato dal 1950.

A 1.078 tonnellate nel 2022, l’acquisto di oro da parte delle banche centrali è più che raddoppiato rispetto alle 450 tonnellate del 2021. Sulla base dei dati del 1° trimestre del 23 del World Gold Council, le banche centrali sono sulla buona strada per acquistare circa 700 tonnellate di oro quest’anno, molto superiore alla media dal 2010 di meno di 500 tonnellate.

Riteniamo che questa tendenza all’acquisto da parte delle banche centrali sia destinata a continuare tra i maggiori rischi geopolitici e l’elevata inflazione”. 

FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://databaseitalia.it/index.php/2023/06/08/deutsche-bank-prevede-unondata-imminente-di-default-negli-stati-uniti-e-in-europa/

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