La strada dell'informazione libera

ott 7, 2011 0 comments

Di Claudio Messora

Social Informazione Libera politica Emendamento Comma 29 Diritto di Rettifica Blog Claudio Messora byoblu Byoblu.Com Roberto Cassinelli
« Tutti i mass media hanno un partito, hanno un padrone, hanno poteri a cui rendere conto, e a questo punto vi voglio dire che è difficile porre un altro bavaglio quando già ce n'è un altro antico e consolidato. »

 Parola dell'On. Giancarlo LehnerPopolo e Territorio, alla Camera dei Deputati un'ora fa, nell'ambito degli interventi sul DDL Intercettazioni.
 Per questo, non senza preoccupazioni per il corso del disegno di legge sulle intercettazioni, sono soddisfatto per l'esclusione dei blog dal famigerato Comma 29- sempre che, come sembra, vada in porto - con l'approvazione dell'emendamento presentato da Cassinelli e nato proprio sulle pagine di questo blog, l'11 giugno 2010, quando non ne parlava nessuno, neppure i giornali che erano troppo occupati a difendere se stessi e i propri editori dalle possibili sanzioni economiche (e che oggi se ne sono occupati solo perché al famigerato comma è stata aggiunta la seguente locuzione: "ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica", originariamente assente).

 Il problema dell'informazione libera e indipendente è strettamente connesso alla provenienza del flusso di denaro che ti paga lo stipendio. Per questo ho sempre creduto - e continuo a credere - che sono proprio i blog individuali, supportati dalle donazioni dei lettori, che possono distinguersi e separarsi dalla catena del potere, come un anello ribelle, e garantire un dibattito pubblico più onesto e genuino. E se le contribuzioni fossero ingenti, forse vi sarebbero le risorse per realizzare un'informazione completa, simile per qualità di approfondimento e per copertura a quella dei giornali.

 Questo blog, per esempio, con le risorse e le capacità di una sola persona sviluppa circa centomila visitatori unici al mese. Cosa potrebbe fare se ognuno di loro desse 50 centesimi? Non certo lavorare di più e meglio, perché non è dotando di un serbatoio più capiente il motore di una Cinquecento che si potrà aumentarne la velocità, ma creare una squadra, questo sì! Dieci motori di una Cinquecento, messi in parallelo, sviluppano una potenza complessiva che eguaglia quella delle grandi cilindrate. Ovviamente non accadrà adesso, in questi esatti termini (attualmente le donazioni sono estremamente rare ed esigue), ma facendo le debite proporzioni e confidando in un futuro dove la banda larga e la sensibilità verso la rete crescano per diffusione, forse ci può essere spazio per immaginare un futuro diverso per il tessuto dell'informazione. Un tessuto del quale i blog rappresentano le cellule staminali, con la loro capacità di adattarsi, di creare strutture sempre nuove e di ringiovanire l'organismo vetusto dei mass media pesantemente gravato dagli interessi delle lobby e dalle pressioni delle correnti di potere.

 Sogno un futuro nel quale i cittadini riservino l'equivalente di un abbonamento mensile chiesto oggi da un grande quotidiano al sovvenzionamento di un mix di blog, videoblog e testate online, componendo a loro discrezione - premiando autorevolezza e indipendenza - un mosaico di informazioni quotidiane raccolte da un lettore di feed, dai loro profili sociali o via email e fruito mediante tablet, smartphone, ebook readers, computer e internet-tv, che dialoghino fra loro in maniera interoperabile e condivisa.

 Anche così, forse, permane il rischio della dipendenza di chi produce contenuti rispetto ai gusti e alle aspettative dei lettori, che diventano a tutti gli effetti i soli editori dei loro personalissimi ed unici quotidiani, ma questo genere di riflesso in fondo non è altro che la rappresentazione autentica di una democrazia vitale, funzionante e trasparente.

 Esattamente come accade quando un gruppo di cittadini si incontra in rete, decide le opportune modifiche da applicare al comma sbagliato di una legge forse ancora peggiore e le sottopone alla politica, raggiungendo poi un clamoroso risultato senza nessuna pomposa tavola rotonda, senza nessuna solenne associazione, senza sigle, cappelli, marchi, manifesti, appartenenze... Senza niente, se non il favoloso mondo della propria individualità e delle sinergie tra le buone idee.
Da Byo Blu

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