A seguito di intercettazioni catturate dalla rete satellitare di una
nave spia russa, presente nel Mediterraneo durante i giorni dell’assedio
a Gheddafi, si aprono nuovi retroscena sull’assassinio del raìs
decaduto di Libia. Secondo la rete satellitare Al-Alam, alcune
registrazioni telefoniche dimostrerebbero che ad uccidere Gheddafi non
sia stato un giovane rivoluzionario, ma un comandante delle unità
speciali del Qatar. Il piccolo e ricco Stato del Golfo Persico
ultimamente è sempre immischiato nell’appoggio ai popoli vogliosi di
destituire dittature decennali (l’emirato ha finanziato prima i
rivoltosi libici, inviando truppe speciali, lo sta facendo ora in Siria
contro Assad e lo fa continuamente supportando il movimento dei Fratelli
Musulmani in qualsiasi parte del mondo). D’altra parte era nota la
rivalità tra l’emiro del Qatar Tamim Ben Hamad Ale Thani e Muammar
Gheddafi, che si resero protagonisti di un aspro diverbio durante un
vertice dei paesi arabi svoltosi a Sirte. L’intercettazione accerterebbe
proprio che l’ordine è partito dall’emiro Hamad bin Khalifa al Thani,
che, apprendendo della cattura del raìs dal comandante delle sue unità,
dopo avergli promesso laute ricompense, ne avrebbe ordinato l’uccisione.
Fonte: Eilmensile 27 aprile 2012
http://www.contropiano.org/it/archivio-news/archivio-news/in-breve/esteri/item/8442-libia-gheddafi-ucciso-su-ordine-dellemiro-del-qatar
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