Fiscal Compact: per l’Italia ritorno al passato, ma vige il silenzio

ago 3, 2012 2 comments
Di Sirio Turati
Nel disinteresse generale il Parlamento ha approvato il Fiscal Compact; e questo disinteresse é costruito sulla disinformazione in pratica, a mio parere, gli ultimi segnali del disfacimento della nostra democrazia. In tutto il continente Europeo, di Europa si discute e sull’Europa ci si divide. In Irlanda si è fatto un referendum, mentre da noi una Camera quasi vuota e con l’assenza dei principali leaders, approva la più brutale e vasta “sudditanza” economica della storia repubblicana.
Secondo quel patto, che i cittadini non per colpa loro ignorano, l’Italia si impegna a dimezzare in venti anni lo stock del debito pubblico; cioè dobbiamo pagare 1000 miliardi, 50 all’anno. In aggiunta, com’ era ovvio, agli interessi che ora ci costano 80 miliardi all’anno. Insomma un costo paragonabile alle riparazioni di una guerra perduta. E di guerra infatti, tra l’ altro, ha parlato Monti, guerra al popolo italiano.
Il Fiscal Compact non può minimamente essere rispettato senza portare il reddito e le condizioni sociali del paese indietro di un secolo, esattamente come si sta facendo in Grecia, Spagna e Portogallo. Ma purtroppo di tutto questo la politica italiana non discute e quella di centro sinistra meno di tutte. In una recente intervista Bersani ha parlato di alleanza di progressisti e moderati, ma sinceramente, quando mai ? Se si rispetta il Fiscal Compact si dovrà continuare ed estendere il massacro sociale. Se lo si mette in discussione, si dovrà rompere con Monti, Draghi, Merkel e Napolitano. Tutto il resto mi pare siano solo chiacchiere, esattamente quelle che fanno, per non pagare dazio, Bersani e gli altri tifosi del vecchio centrosinistra, come Vendola.
Tutti costoro fanno finta di non essere in questa Europa delle banche, che detta le decisioni alla politica. Di colpo pare essere ritornati alla vigilia delle elezioni del 2006; allora il centrosinistra ci imbrogliò con un programma di 200 pagine e altrettante versioni. Ma che dicano una volta per tutte, e con onestà si vuole continuare con la politica di Monti o rompere con essa. Insomma, dateci con onestà la ragione di fondo per non continuare a votarvi.

Fonte:l'Indipendenza

Commenti

  1. ottimo blog
    http://mattax-mattax.blogspot.it/

    Ciao Matteo

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  2. Grazie,bel blog anche il tuo...Mi sono iscritto tra i followers.Ciao :)

    RispondiElimina

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