La Libia sotto il giogo dell'ISIS e i rischi per l'Europa

gen 28, 2015 0 comments

Di Salvatore Santoru

Il 27 gennaio le milizie libiche dell'ISIS hanno assaltato l'hotel Corinthia a Tripoli, provocando la morte di 12 persone, tra cui tre guardie.



Ormai è da diversi mesi che il paese è ostaggio del gruppo islamista, tanto che il 31 ottobre 2014 a Derna, città completamente nelle mani dell'ISIS, Abu Bakr al Baghdadi era stato nominato leader del Califfato della città, con una vera e propria cerimonia in piazza.

Oltre ad essere preda dell'ISIS, la Libia si ritrova nel caos ed è sottoposta a una permanente guerra civile tra milizie armate di vario tipo, islamiste e non, sin dalla fine della guerra del 2011.



Intanto, stando a un rapporto dello stesso ISIS ripreso dai media libici ed occidentali, il gruppo sarebbe pronto a usare l'immigrazione clandestina per "infiltrare combattenti e trasformare in un inferno l'Europa", mentre alcuni giorni prima era stato il portavoce del gruppo Muhammad al Adnani ad esortare le "cellule dormienti" a colpire nel suolo europeo.



Da segnalare che proprio ieri 28 gennaio in Germania è stato licenziato un'addetto al servizio di sicurezza dell'aeroporto di Francoforte, per legami con un presunto membro dell'organizzazione terroristica.



Comunque c'è da dire che in realtà in Europa l'ISIS ha posto le sue basi da tempo, perlomeno a livelli di consenso.

Si pensi alle manifestazioni a sostegno del gruppo avvenute in Inghilterra, Belgio, Germania e sopratutto in Olanda .



In quest'ultimo paese, nel corso di una manifestazione a l'Aia sono anche stati urlati slogan che incitavano allo sterminio degli ebrei e dei cristiani, e hanno fatto scalpore le affermazioni del sindaco della città Jozias van Aartsen secondo cui non c'erano problemi perché i manifestanti non avevano infranto nessuna legge, come se incitare allo sterminio di determinati gruppi religiosi o etnici non costituisse un reato, mentre nella stessa Olanda si punisce, anche con il carcere, chi mette in discussione alcune versioni ufficiali storiche ( cosa sicuramente liberticida, al di là di ciò che viene messo in discussione, perché la libertà di pensiero e espressione è la base della democrazia).




C'è da ipotizzare che l'ISIS prenderà sempre più piede in posti già "vulnerabili" e dove l'islamismo radicale ha già attecchito, e precisamente la stessa Olanda, la Francia, la Germania, la Svezia e la Gran Bretagna.

Interessante è il fatto che in tutti questi paesi citati la diffusione dell'islamismo radicale, nella sua versione salafita, ha portato alla vera e propria costruzione di "società parallele" .

A tal riguardo si può citare il famigerato fenomeno delle "sharia police", ovvero le ronde che pattugliano determinati quartieri per far rispettare la legge islamica, che nella città tedesca di Wuppertal (foto) avevano avuto una discreta notorietà prima di essere stati fermati dalle autorità, e che in Inghilterra si sono rese protagoniste di un'aggressione verso uno studente statunitense di 22 anni, "colpevole" di essere stato colto nel bere birra.

Germania, "Donna copriti col velo": le pattuglie islamiche della 'sharia police'Terrifying: CCTV footage shows Mr Hounye being kicked mercilessly

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