Gli stupri e le politiche di femminicidio dell'esercito USA contro le donne giapponesi durante l'occupazione del paese

apr 18, 2015 0 comments
 

Di Salvatore Santoru

Durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale le truppe dell'esercito statunitense si macchiarono di numerosi crimini sessuali verso le donne giapponesi, e il numero di queste violenze è tutt'ora argomento di discussione per gli storici.
Secondo quanto riportato da Wikipedia, di questi crimini vi sono numerose testimonianze e lo storico Oshiro Masayasu ed ex-direttore dell'Archivio Storico della Prefettura di Okinawa, scrisse a proposito dell'occupazione di Okinawa:

 « Poco dopo lo sbarco dei Marines americani, tutte le donne del paese sulla penisola di Motobu finirono nelle mani dei soldati statunitensi. All'epoca vi erano solo donne, bambini e vecchi nel paese, dato che gli uomini erano stati mobilitati per la guerra. Poco dopo lo sbarco i Marines "rastrellarono" l'intero paesino ma non trovarono tracce delle forze giapponesi. Sfruttando la situazione, cominciarono una "caccia alle donne" in pieno giorno e quelle che si erano nascoste nel paese o nei rifugi antiaerei, furono scovate una ad una. » 

Secondo Toshiyuki Tanaka, 76 casi di stupro o di stupro-omicidio furono documentati durante i primi cinque anni dell'occupazione americana di Okinawa, ma la maggior parte dei casi non è stata riportata. Peter Schrijvers affermò 

« Marciando verso sud, gli uomini del 4º Marines oltrepassarono un gruppo di circa 10 soldati americani raggruppati in uno stretto cerchio vicino alla strada. Essi erano 'abbastanza animati' notò un caporale che credette stessero giocando a dadi. 'Poi quando li oltrepassammo,' continuò il Marine scioccato, 'potei vedere che stavano stuprando a turno una donna orientale. Io ero furioso ma ci fecero continuare a marciare come se nulla di strano stesse accadendo.' » 

Inoltre, sempre ad Okinawa, nel 1998 furono ritrovati i resti di tre Marines, e i più anziani abitanti dichiararono che questi tre Marines facevano frequenti viaggi fino al paesino, per violentare le donne che vi vivevano, e che furono uccisi in un agguato da dozzine di abitanti, con l'aiuto di due soldati giapponesi nascosti nella giungla. 
 Secondo George Feifer, la maggioranza delle violenze furono commesse nel nord, dove la campagna militare fu più facile e le truppe americane meno esauste rispetto a quando combattevano nel sud.
Inoltre, le autorità d'occupazione Alleate imposero una rigida censura imposta nel settembre 1945 che durò per tutta l'occupazione, fino al 1952, ed essa prevedeva la proibizione di divulgare questioni sociali e notizie su crimini gravi come gli stessi stupri commessi dalle forze Alleate.

Fonti usate per questo articolo e per approfondire:
http://it.wikipedia.org/wiki/Stupri_durante_l%27occupazione_del_Giappone
http://en.wikipedia.org/wiki/Rape_during_the_occupation_of_Japan
http://uncensoredhistory.blogspot.it/2012/10/rape-of-japanese-women-by-american.html

Foto:http://japanfocus.org

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