In Cina sono nate 5 scimmie clonate, geneticamente modificate per essere insonni

gen 25, 2019 0 comments

In Cina sono nate 5 scimmie clonate, geneticamente modificate per essere insonni


È la prima clonazione di un primate con dna modificato in laboratorio, e per gli esperti potrebbe diminuire l’uso dei primati nelle sperimentazioni e aiutare a studiare malattie dall’insonnia al cancro

Di Mara Magistroni
In Cina sono nate cinque scimmiette identiche. E no, non sono frutto di uno straordinario evento naturale, ma di un esperimento condotto da due team dell’Institute of Neuroscience della China Academy of Sciences (Ion-Cas) di Shanghai. Per la prima volta i ricercatori cinesi sono riusciti a ottenere con la stessa tecnica della pecora Dolly ben cinque cloni di un macaco, a sua volta geneticamente modificato in laboratorio con la tecnica di editing del dna Crispr-Cas9 per sviluppare disturbi del sonno.
Un’impresa davvero eccezionale dal punto di vista scientifico, che – sostengono i suoi autori – permetterà di studiare più a fondo l’insonnia, la depressione e le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer in animali più simili a noi. Ma che, tuttavia, porta con sé tutti i dilemmi etici sulla sperimentazione sui primati non umani.
La ricerca è riportata in due articoli (qui e qui) pubblicati sulla rivista National Science Review.

Macachi insonniIl primo esperimento condotto dai ricercatori cinesi aveva lo scopo di creare un macaco geneticamente modificato che mostrasse alterazioni del ritmo circadiano, come la riduzione del tempo di sonno e l’anomala attività notturna accompagnati da ansia e depressione.
Per questo gli scienziati hanno applicato la tecnica del taglia-e-cuci genetico Crispr-Cas9 per modificare il gene Bmal1, coinvolto appunto nella regolazione del ritmo circadiano, in embrioni di macaco fecondati in vitro. Una volta nati, gli animali sono stati analizzati e monitorati per selezionare l’esemplare in cui l’editing del dna fosse stato efficace.
“I disturbi del ritmo circadiano potrebbero essere coinvolti in molte malattie umane, tra cui disturbi del sonno, diabete mellito, cancro e malattie neurodegenerative”
, ha spiegato Hung-Chun Chang, tra gli autori della ricerca. “Le nostre scimmie geneticamente modificate nel gene Bmal1 potrebbero quindi essere utilizzate per studiare la patogenesi della malattia così come i trattamenti terapeutici”.

Cinque gocce d’acquaNella fase successiva della ricerca, la scimmia insonne ha fatto da donatrice di cellule (fibroblasti), il cui materiale genetico è stato trasferito in oociti di macaco precedentemente svuotati del proprio nucleo. La tecnica utilizzata è quella del trasferimento nucleare da cellule somatiche, la stessa impiegata l’anno scorso per generare Zhong Zhong e Hua Hua, le prime due scimmie clonate della storia. La stessa (con qualche aggiustamento) della pecora Dolly. Gli embrioni cloni così ottenuti – tutti uguali tra loro perché proprietari dello stesso patrimonio genetico – sono stati impiantati in mamme-scimmie surrogate.
Un’impresa eccezionaleAl di là degli interrogativi etici che inevitabilmente emergono, la ricerca ha davvero dell’eccezionale. A differenza del processo che ha portato alla nascita di Zhong Zhong e Hua Hua, infatti, stavolta i ricercatori hanno utilizzato con successo cellule di una scimmia donatrice completamente sviluppata (e non di un feto abortito). Un animale che oltretutto era stato modificato geneticamente.
Riteniamo che questo approccio alla clonazione di scimmie modificate geneticamente possa essere utilizzato per generare una varietà di modelli di primati utili per studiare malattie a base genetica, tra cui molte malattie del cervello, i disordini immunitari e metabolici e il cancro“, sostengono gli autori. “Questo approccio aiuterà a ridurre il numero di macachiattualmente utilizzati nella ricerca biomedica in tutto il mondo: senza l’interferenza del background genetico, infatti, basterà un numero molto inferiore di scimmie clonate che mostrano fenotipi malattia da utilizzare per i test pre-clinici sull’efficacia delle terapie”.

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto