Il sito – Il portale attraverso il quale i potenziali beneficiari potranno richiedere il reddito è online dalle 15. Per il momento – è bene chiarirlo – sarà solo informativo, poi diventerà uno sportello virtuale al quale si affiancheranno quelli reali di Poste e Caf: fino al 6 marzo, infatti, il sito illustrerà i requisiti per avere il reddito, quali documenti servono, dove richiedere l’Isee e lo Spid. “Da oggi tutti gli italiani con questo sito potranno conoscere quali documenti e adempimenti compiere per arrivare preparati e accedere al Reddito”, dice il vicepremier, sottolineando come in questo modo ci sarà “uno Stato amico che aiuta nei momenti di difficoltà”.
Di Manolo LanaroLa card “numero 1” – Contestualmente il ministro del Lavoro e vicepremier svela anche la carta sulla quale da aprile verrà corrisposta la somma. Una normale carta bancaria, del tutto simile ad una ricaricabile. Gialla, con i numeri a rilievo e il logo delle Poste. Sarà assegnata al titolare che richiederà il reddito di cittadinanza, ma non avrà sopra il nome e soprattutto si mimetizzerà con le altre normali carte di credito per rispetto della privacy. Tutto per evitare che chi percepisce il beneficio “venga riconosciuto e discriminato“. “Ecco la prima card del reddito di cittadinanza della storia della Repubblica italiana, è la prima di circa 3 milioni di carte. Quella che vedete è la numero 1“, annuncia Di Maio con al suo fianco Conte: “Tutti credevano che non avrebbe potuto essere realizzata e invece ce l’abbiamo fatta”