In Spagna hanno vinto i Socialisti di Sánchez

apr 28, 2019 0 comments
In Spagna è in corso lo spoglio delle schede relative alle elezioni anticipate che eleggono un nuovo Parlamento nazionale, che a sua volta darà la fiducia a un nuovo governo. Finora è stato scrutinato poco più del 90 per cento delle schede e i risultati sono favorevoli al partito del primo ministro uscente, il Socialista Pedro Sánchez. L’affluenza è stata superiore al 75 per cento, 9 punti percentuali in più rispetto alle ultime elezioni.
La diretta del País
Finora al PSOE, il partito di Sánchez, vengono attribuiti 122 seggi, mentre all’altro partito di sinistra, Unidos Podemos, 42 seggi. I due sarebbero vicini alla maggioranza di 176 seggi, anche se probabilmente Sánchez dovrà trovare un accordo anche con i partiti nazionalisti PNV (basco) e/o ERC (indipendentisti catalani). La situazione di ERC è particolare: il partito della sinistra indipendentista catalana sembra essere diventato la prima forza politica in Catalogna – superando l’altro partito indipendentista, Junts per Catanuya, e il partito di sinistra non indipendentista, il PSC, la sezione locale del Partito Socialista – anche se il suo leader, Oriol Junqueras, è incarcerato e sotto processo a Madrid per ribellione e sedizione, e rischia molti anni di carcere.
Secondo alcuni commentatori, il PSOE potrebbe provare a trovare un accordo con Ciudadanos, partito la cui collocazione politica è da anni oggetto di discussione, anche se di recente si è spostato sempre più a destra. L’ostacolo sembra essere il fatto che prima delle elezioni il leader di Ciudadanos, Albert Rivera, aveva escluso qualsiasi possibilità di un’alleanza post-elettorale con i Socialisti di Sánchez.
A destra il Partito Popolare (PP) otterrebbe 65 seggi, Ciudadanos 57, Vox, il partito di estrema destra anti-immigrati e anti-femminista, 24. Il risultato di Vox in un certo senso è storico, perché è la prima volta dalla fine del franchismo che un partito di estrema destra entra nel Parlamento spagnolo: il risultato sembra comunque essere sotto le aspettative pre-elettorali, che si aggiravano attorno alla trentina di seggi.
I dati non sono ancora definitivi e per sapere qualcosa di più sicuro – soprattutto i vari scenari post-elettorali – bisognerà aspettare una percentuale consistente di schede scrutinate.

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