Intervista a Nicolò Marangoni

mar 14, 2021 0 comments


Intervista di Salvatore Santoru a
Nicolò Marangoni *

Nicolò Marangoni nasce a Noventa Vicentina il 5/2/1999. Il suo percorso artistico ha inizio con lo studio della chitarra acustica e successivamente del pianoforte all’età di 14 anni. Con questi due strumenti inizia così a scrivere le sue prime canzoni. 


Nel 2016 inizia la collaborazione con il produttore Simone d’Eusanio (noto turnista e arrangiatore per molti cantanti italiani) con cui cresce sia artisticamente che personalmente. Partecipa a diversi concorsi e in questi anni ha tenuto molti concerti con un buon riscontro di pubblico e critica. Sempre nel 2016 partecipa alla scrittura del libro collettaneo “La mia prima volta con Fabrizio De André”, con prefazione di Dori Ghezzi. Attualmente sta lavorando su diversi brani in direzione di un primo album con lo studio Take Away, di Benji e Fede. Le canzoni per Nicolò sono una resistenza al disordine, uno sguardo profondo sulle cose e sulle situazioni di ogni giorno. Il progetto che presenta vuole unire il cantautorato della nostra tradizione con le sonorità pop più moderne. In contemporanea al suo percorso artistico sta studiando “Scienze dello spettacolo” presso l’università di Padova, dove attualmente vive. Preceduto dal singolo “Flaubert” lo scorso ottobre, il nuovo brano di Nicolò Marangoni dal titolo “La tua stanza piena di fiori” è disponibile in digitale dal 27 novembre e in radio dal 4 dicembre.


Ecco cosa ci ha raccontato!



1. A cosa ti sei ispirato quando hai pubblicato il tuo nuovo singolo dal titolo La tua stanza piena di fiori? 

A come vedevo i ricordi nella mente di lei. 


2. In che modo questo brano è collegato al precedente Flaubert? 

Vivono nella stessa “casa”, dove a volte passo anch’io, che si chiama nostalgia. 


3. Quale saranno le tematiche che affronterai nel tuo album di debutto? 

Le tematiche saranno diverse l’una dall’altra, dall’amore, alla paura, alla vita che ci commuove perché è la cosa più fragile del mondo. Ed ogni canzone sarà un biglietto di un viaggio senza spazio e senza tempo, che è il viaggio della mia ispirazione. 


4. Incuriosisce il tuo rapporto con Simone d’Eusanio; ce ne parli? 

Simone è stato il mio primo passo in questo mondo della musica, mi aiutato molto a capire cosa vuol dire fare musica e come farla… gli devo molto.


5. Sei anche uno studente, come sta andando? 

E, domanda provocatoria, perché non dedicarsi solo alla musica? Sta andando piano piano, è sempre un attimo che molli tutto e salti nel vuoto; però per il momento la sto portando avanti, finché posso. 


6. E ora come stai? 

Sto bene, sto imparando ad amare le attese e sono felice e convinto del percorso che mi aspetterà.


* Realizzata in collaborazione con lo staff di Red&Blue Music Relations

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