La Wagner cambia padrone: cosa farà adesso (e per chi)

lug 12, 2023 0 comments


Di Andrea Muratore

I mercenari della Wagner riparati in Bielorussia dopo l’intentona di Evgeny Prigozhin nella giornata del 24 giugno che ha tenuto la Russia e il mondo col fiato sospeso addestreranno l’esercito di Minsk. Ad annunciarlo è lo stesso governo di Aleksandr Lukashenko per mezzo del Ministero della Difesa guidato dal generale Viktor Khrenin.

L’1 luglio scorso Lukashenko aveva chiesto ai Wagner di diventare istruttori firmando regolari contratti con il governo di Minsk: “Se i loro istruttori, come ho già detto loro, verranno a trasmetterci l’esperienza di combattimento“, ha dichiarato il leader mediatore nella crisi di fine giugno, “accoglieremo le loro lezioni”.

Il 6 luglio, poi, Lukashenko era tornato sul tema in conferenza stampa parlando del fatto che Prigozhin non si trovava, al momento, in Bielorussia, aggiungendo però che i mercenari della marcia guidata dall’ex “chef di Putin” risultavano raggruppati nei loro accampamenti: “Per quanto ne so, i combattenti – combattenti molto seri della Wagner – sono nei loro campi permanenti. In quei campi dove si trovavano dopo il ritiro dal fronte per il riposo e la riparazione dei mezzi. C’è una rotazione normale per una guerra del genere” come quella in Ucraina, ha detto Lukashenko.

Una guerra a cui molto probabilmente la Wagner non parteciperà più con il pieno delle sue forze, stimato a 50mila uomini prima del carnaio di Bakhmut, preservando le forze per il passaggio al ruolo di addestratori. Il comunicato di Minsk cita le parole di Lukashenko. Sulla base dell’esperienza maturata gli uomini della Wagner “ci parleranno di armi: quali hanno funzionato bene, quali no”. Insomma, un ruolo tecnico e di supporto per la raccogliticcia armata di Minsk. Dotata di una complessa serie di mezzi di base sovietica, in particolare i carri T-72, e sulla carta di 445mila militari, la Bielorussia non ha però mai avuto occasione di provare le sue forze armate in battaglia dal 1992 a oggi.

Avere il sostegno dei miliziani della Wagner potrà sicuramente dare alla Bielorussia la possibilità di potenziare la sua capacità di difesa e di essere un player militare più attivo. Facendo pesare dunque il suo ruolo maggiormente nei confronti di tutti: dei Paesi Nato al confine, Polonia in testa, dell’Ucraina dopo la cui invasione da parte dell’esercito russo Minsk è diventata una rivale strategica e…della Russia stessa. Che nel suo alfiere Lukashenko non può vedere più solo un satellite, ma un attore capace di ottenere una vita politica propria.

Arruolare i Wagner come addestratori manda, in un certo senso, un messaggio distensivo ai vicini. Come ricorda il Moscow Times“diversi rapporti non confermati dopo la ribellione del 24 giugno hanno suggerito che un campo che si diceva fosse destinato a migliaia di combattenti di Wagner fosse in costruzione nella Bielorussia centrale. Questi rapporti hanno spinto Ucraina e Polonia a rafforzare le difese sui rispettivi confini con la Bielorussia”.

Minsk però non intende permettere che i miliziani muovano verso l’Ucraina e, del resto, difficilmente Prigozhin penserà a una strategia del genere. Come ogni oligarca, Prigozhin sa che i suoi mercenari sono più utili vivi e pronti a servire strategie politiche e imprenditoriali, contribuendo allo sviluppo di un impero economico che vale tra i 6 e i 9 miliardi di dollari. E che con l’addestramento a Minsk potrà aumentare il suo peso.

Avere i miliziani vicini potrà al tempo stesso aumentare il peso della Bielorussia a Mosca. I veterani dell’Ucraina porteranno alla Bielorussia non solo un capitale informativo sul piano militare, ma anche una rete di informazioni sulla condizione dell’esercito di Mosca, sugli equilibri di potere attorno al Cremlino e sul vero status della guerra in Ucraina che potranno aiutare il sempre furbo Lukashenko a orientare la sua politica verso i vicini. E, da pesce in barile qual è, provare a sopravvivere anche a questa fase concitata. In cui il ruolo di mediatore l’ha esaltato come attore strategico nel sistema di Vladimir Putin.

FONTE: https://it.insideover.com/difesa/la-wagner-cambia-padrone-cosa-fara-adesso-e-per-chi.html

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