Giovedì la giornalista Cecilia Sala ha raccontato la sua detenzione nel carcere di Evin, a Teheran, in Iran, in una nuova puntata del suo podcast Stories, pubblicato da Chora Media. Nella puntata, in cui viene intervistata da Mario Calabresi, direttore di Chora Media, racconta come è stata arrestata, dei giorni passati in isolamento, del fatto che è stata interrogata molte volte e di una volta in cui è andata nel cortile del carcere. Ha parlato anche del suo rapporto con un’agente carceraria e di quello sviluppato negli ultimi giorni con la sua compagna di cella, e di come le hanno detto che era libera. Sono tutte informazioni che finora non si conoscevano.
Fra le tante cose di cui ha parlato, Sala ha raccontato che quando è stata arrestata, il 19 dicembre, stava lavorando a una puntata del suo podcast nella sua stanza d’albergo: hanno bussato alla sua porta, e pensava che fossero persone addette alle pulizie. Ha detto che prima di essere portata nella prigione di Evin è stata portata in un altro luogo, dove le sono state fatte delle domande, da cui ha capito che «non sarebbe stata una cosa breve». Ha detto che giorni prima aveva letto dell’arresto in Italia dell’imprenditore iraniano Mohammed Abedini Najafabadi e aveva ipotizzato che quello fosse il motivo dietro al suo arresto.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.ilpost.it/2025/01/09/cecilia-sala-puntata-stories-detenzione-iran/
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