Il Guardian pubblica oggi undocumento riservato che illustra l'approccio britannico verso l'uso della tortura. Il documento riguarda l'operatività dei servizi d'intelligence all'estero, che dal 2001 sono stati autorizzati all'impiego della tortura a discrezione degli ufficiali.
In pratica il governo inglese (di Blair) ha autorizzato la tortura nei casi secondo i quali dai prigionieri ci si aspettava di ottenere informazioni rilevanti per la sicurezza nazionale. Il documento si preoccupa anche di far presente che la pratica dev'essere tenuta segreta, per evitare effetti controproducenti, dice.
Non sfugge però a nessuno che tale riservatezza serve prima di tutto a proteggere il governo che ha emanato la direttiva, dal rischio di finire sul banco degli imputati a rispondere di gravissime accuse. In Gran Bretagna, a differenza che in Italia, la tortura è proibita esplicitamente dalla legge.
C'è inoltre da ricordare che G. W. Bush ha qualche difficoltà a viaggiare all'estero, proprio per il rischio di essere arrestato per le torture e lerendition illegali, che ha esplicitamente ammesso di aver autorizzato in suo libro, rischia la cattura e il processo non appena metta piede fuori dagli Stati Uniti.
Da Mazzetta
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