Di Federico Rucco
Rinviata alla
prossima settimana la votazione sull'introduzione del pareggio di
bilancio obbligatorio nella Costituzione. Manifestazione del Comitato No
Debito. “Torneremo qui al Senato anche la prossima settimana. Vogliamo
il referendum”
Intanto allla Commissione Lavoro
che discute dell'art.18 non è stata convocata né la Fiom né l'Usb, ma è
stato chiamato il Sin.Pa. (Sindacato padano) che può vantare come
segretario Rosy Mauro.
E' slittata a martedì prossimo 17 aprile
la votazione del Senato sulla legge costituzionale che inserisce nella
Costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio. Lo ha deciso la
conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Il ddl che modifica l'art.
81 della Carta Costituzionale è in quarta lettura, dopo l'intervallo di
tre mesi che segue le prime due letture previste per le riforme
costituzionali. Per passare la revisione dell'art.81 deve votarla la
maggioranza assoluta degli aventi diritto. Solo se votano più dei due
terzi dei senatori si evita il referendum confermativo. Ma è proprio su
questo punto che hanno insistito gli attivisti del Comitato No Debito
che oggi pomeriggio hanno manifestato davanti al Senato. I NO Debito
chiedono infatti ai senatori, o almeno a una parte di essi, di non
votare la revisione dell'art.81 e consentire così il referendum. Gli
attivisti hanno megafonato davanti al Senato esponendo cartelli e
striscioni (uno un particolare contro i diktat del governo
Monti-Napolitano) e distribuito volantini. Gli attivisti si sono poi
confrontati con due dei senatori che hanno dichiarato di votare contro
la revisione dell'art.81 (Vita del Pd e Pardi dell'IdV) invitandoli a
muoversi per convincere altri senatori a non prestarsi a questa
pericolosa operazione. Il rinvio della votazione, tra l'altro, è stato
un incoraggiamento a intensificare nei prossimi giorni la campagna per
l'invito alla diserzione dal voto o al voto contrario dei senatori.
Sempre oggi al Senato la commissione
Lavoro di palazzo Madama ha deciso di chiudere l'esame del ddl sul
mercato del lavoro entro la mattina del 2 maggio. E' questo
l'orientamento dell'ufficio di presidenza, stabilendo, inoltre, nel
calendario dei lavori, anche le audizioni. Domani le audizioni andranno
avanti fino alle 19. Venerdì non vi saranno lavori per via della
campagna elettorale amministrativa.Le sedute dedicate alle audizioni
riprenderanno lunedì prossimo, mentre la discussione generale si terrà
il 18, 19 e 20 aprile, con il termine per gli emendamenti fissato alle
12 di martedì 24. Intanto si è scoperto che le audizioni sul ddl lavoro
all'esame della commissione del Senato prevedono l'intervento del
sindacato leghista – il Sin.pa (Sindacato Padano), quello di Rosy Mauro -
ma non quello della Fiom. Saranno "tecnici", ma anche strabici...Da Contropiano
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