Ansia sociale: i cibi quotidiani che la riducono

giu 16, 2015 0 comments


Di Giuseppe Santonocito

Chi mangia più cibi fermentati soffrirebbe meno di ansia sociale, secondo uno studio.
L’effetto sarebbe particolarmente evidente nei soggetti più nevrotici. Infatti, le persone che ottengono alti punteggi alle scale di nevroticismo, sono più a rischio di ansia.
I cibi fermentati più comunemente diffusi nelle diete occidentali sono il pane e alcuni derivati del latte, come formaggio e yogurt. Tali cibi contengono probiotici, a cui si deve probabilmente l’effetto benefico anti-ansia.
Uno degli autori dello studio, il Prof. Hilimire, afferma: "È probabile che i probiotici dei cibi fermentati cambino in senso favorevole l’ambiente batterico intestinale e che tale cambiamento influenzi a sua volta l’ansia sociale".
Nello studio è stato chiesto a 700 soggetti di tener traccia di tutto ciò che mangiavano per un mese. I ricercatori hanno anche controllato quanto esercizio facessero e se stessero mangiando in modo salutare.
Il risultato principale è stato che chi aveva mangiato più cibi fermentati soffriva meno di ansia sociale.
Secondariamente, soffriva di meno di ansia sociale anche chi aveva fatto più esercizio fisico.
Fin qui non sarebbe lecito parlare ancora di causalità, solo di correlazione. Ovvero non sarebbe lecito concludere che siano tali cibi e l’esercizio fisico a causare la diminuzione dell’ansia sociale. Potrebbe essere in atto persino l'effetto opposto: chi è meno nevrotico, guarda caso, potrebbe amare di più pane e formaggio.
Tuttavia, gli autori aggiungono che altri esperimenti condotti in precedenza sulla stessa linea, anche su animali, sembrerebbero confermare che esista in effetti proprio una causalità che va dal maggior consumo di tali cibi a una diminuzione dell’ansia.
Come di consuetudine nel metodo scientifico, ulteriori esperimenti dovranno essere condotti per corroborare o smentire l’ipotesi.

Fonte:
M. R. Hilimire et al. 2014. Fermented foods, neuroticism, and social anxiety: An interaction model. Psychiatry Research.

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