Storia 'occulta', quando il calabrese Saverio Fera ribellandosi provocò lo scisma della massoneria italiana

lug 11, 2015 4 comments
Di Maria Teresa Improta
Sino ad oggi l’originaria unione non è mai stata ricostruita. Ad oltre un secolo di distanza le dinamiche tra i diversi ordini massonici non hanno reso possibile una vera riunificazione, ma solo tentativi per assorbire questo o quel gruppo di adepti per ‘far numero’ e accrescere il proprio potere. Inizialmente tutti gli ordini massonici pare fossero raccolti all’interno del Rito Scozzese Antico ed Accettato del Grande Oriente D’Italia da cui, appunto nel Giugno1908, nacque l’Obbedienza Piazza del Gesù che prese il nome della piazza romana in cui aveva sede. La scissione fu motivata dalla decisione del Grande Oriente d’Italia di imporre ai fratelli presenti in Parlamento un voto contrario all’insegnamento religioso nelle scuole. Una linea che aderiva alle posizioni radical – progressiste di derivazione anticlericale e, per così dire, rivoluzionarie e garibaldine che erano entrate a far parte degli ideali di una parte della massoneria dell’epoca.




Il calabrese Saverio Fera, deputato originario di Petrizzi nel catanzarese, seguito dai vertici delRito Scozzese Antico ed Accettato del Grande Oriente d’Italia e da numerosi ‘fratelli’ parlamentari in contrasto con tale decisione, per il principio fondamentale massonico della libertà di coscienza, si ribellò. Fu allora che Fera si attivò costituendo il Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù e rendendosi, di fatto, l’artefice dello scisma della massoneria italiana. Con la marcia su Roma e l’istaurazione del regime fascista tutte le logge massoniche furono sciolte ed i fratelli dell’una e dell’altra obbedienza si videro costretti ad operare di nascosto in riunioni furtive per mantenere viva quella che viene ancora oggi definita l’arte massonica. Ripristinato il clima democratico, nel 1946 l’Obbedienza Piazza del Gesù riemerse quindi dalla clandestinità, non riuscendo mai a riacquistare il potere dell’epoca prefascista. L’intera obbedienza fu quindi assorbita da un altro ordine nel 1973, quello dei Giustiniani.


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La maggior parte degli associati contrari a tale fusione non parteciparono più alle riunioni, congelando però la propria posizione in attesa di tempi migliori, mentre altri in una specie di diaspora costituirono gruppi indipendenti. Le diverse realtà formatesi pian piano nel tempo si unirono, ricostruendo insieme ai vecchi fratelli massoni che ne facevano inizialmente parte il Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù. Otto Famiglie, tutte discendenti da Piazza del Gesù tornarono a riunirsi sotto lo stesso ‘tetto’. Ricostituita, l’obbedienza ormai svincolata da ogni condizionamento politico, si è continuamente potenziata accogliendo sempre più persone.Attualmente il Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù è retto da oltre dieci anni dal Gran Maestro Nicola Tucci, oggi al suo terzo mandato. Tucci che ha dedicato una vita all’arte massonica, originario di Rossano, vive nell’hinterland cosentino e gratuitamente, senza essere retribuito come succede per i Gran Maestri di altre obbedienze, auspica da sempre la riunificazione dell’intero universo massonico.

‘’L’unica Obbedienza – afferma Tucci – che ha il diritto di avvalersi della definizione di Obbedienza Piazza del Gesù è la nostra. Non solo perché l’ordine nazionale era stato unificato negli anni ’70, ma soprattutto perché la nostra Famiglia ha ereditato il senso spirituale della scissione del 1908 le cui vere cause vanno ricercate in un diverso modo di intendere la tradizione massonica rivendicando la libertà di coscienza di ogni fratello massone. Vi sono molti massoni che farebbero bene e meglio se stessero fuori dai Templi perché nella loro vita hanno diversi scheletri nell’armadio, sia a livello personale sia a livello penale. Dovrebbero essere tutti sbattuti fuori dalla massoneria che invece si ispira ad un modello ideale di Stato fatto di trasparenza, legalità e dignità dell’uomo. Io porto avanti l’antico progetto dell’unificazione delle Massonerie di Piazza del Gesù. Tranne quelle miste, fatte di uomini e donne. Vorrei ricomporre tutto in un unico vessillo di pace, armonia e fratellanza. Non è un progetto impossibile. Anche in virtù del fatto che oggi il Supremo Consiglio di Rito Scozzese Antico ed Accettato del Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù è amministrato da Antonio Mucciardi un uomo di grande cultura e umanità, ottimo padre di famiglia ed ex pastore protestante proprio come Saverio Fera, il parlamentare che portò alla scissione della massoneria italiana. Appartenere al Grande Oriente Italiano – Obbedienza Piazza del Gesù è un altissimo onore per tutti i fratelli i quali in ogni parte del mondo si presentino vengono accettati, ospitati e garantiti in tutto e per tutto”. L’Obbedienza Grande Oriente Italiano – Piazza del Gesù oggi pare conti oltre 4.000 persone al suo interno, ma il suo cammino verso l’unificazione sembrerebbe essere ancora lungo ed irto di difficoltà.

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Saverio Fera fondò la Serenissima Gran Loggia d'Italia, oggi Gran Loggia degli ALAM.
    Il Grende Oriente Italiano è un'Obbedienza massonica marginale, fondata negli Anni '70 da perfetti sconosciuti.

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    1. Grazie a voi, visto che quelli di QuiCosenza hanno pensato di censurare il mio commento...

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