Apple torna negli Usa (incognita prezzi), Abercrombie crolla in borsa: le 10 notizie finanziarie della settimana

nov 23, 2016 0 comments

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http://www.linkiesta.it/it/article/2016/11/22/apple-torna-negli-usa-incognita-prezzi-abercrombie-crolla-in-borsa-le-/32484/


Con l’inizio dell’era Trump l’impossibile torna possibile: come il “reshoring” della produzione di Apple negli Usa e l’abolizione dei limiti alla finanza di Wall Street. Per Abercrombie & Fitch le cose si mettono male, mentre in Italia fanno il botto Mondo Tv e l’aeroporto di Bologna

1) Occhi puntati su Bank Of America, ma in generale su tutte le banche americane dopo l’elezione di Donal Trump. Da quando è stato eletto le banche americane hanno ingranato la quinta. Bank Of America dal giorno dell'elezione ha segnato una performance del 18%, mentre dal 2 novembre, in otto sedute, ha guadagnato il 22 per cento. Il comparto bancario ha avuto un forte rialzo grazie alle dichiarazioni del neo presidente Trump sul Dodd-Frank Act, in vigore dal 2010. Trump ha detto che l'intenzione è di alleggerire il provvedimento, impegnandosi a riformulare la supervisione del settore finanziario americano.
2) Si mette in evidenza il Lusso (in negativo). Ferragamo ha chiuso il terzo trimestre 2016 con ricavi pari a 303 milioni di euro, in lieve rialzo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+1,7%). È andato molto male il canale all'ingrosso (-18% a cambi costanti) mentre continua a crescere il canale retail (+8,7%). A livello geografico è da segnalare il buon risultato dell'area Asia Pacifico, quella che vale di più sul consolidato. L'utile operativo è sceso del 9,3% a 34,5 milioni di euro, peggio del previsto. Utile netto a 20 milioni di euro, da 24 milioni di un anno prima. Debito netto in calo a 18 milioni di euro. A seguito dei risultati negativi, ben tre società di broker hanno tagliato il loro target o modificato la raccomandazione: Goldman Sachs ha portato il target a 20,60 euro da 22,80 euro. Il giudizio resta Neutral. Ubs ha tagliato a 17,6 euro dai 18,6 euro precedenti, confermando il giudizio Sell. Raymond James ha ridotto la raccomandazione a Market Perform da Outperform.
3) C’è una renna malata a Wall Street. Abercrombie & Fitch la settimana scorsa è crollata in Borsa: -15%. La catena d'abbigliamento giovanile ha chiuso un terzo trimestre sotto le attese degli analisti. L'utile per azione si è attestato a 2 centesimi, molto inferiore alla stima che indicava 20 centesimi. I ricavi degli store aperti da almeno un anno sono scesi del 14%, rispetto ad un calo del 6,2% previsto dal consensus. La società ha dichiarato che nel trimestre in corso le vendite a parità di perimetro sono attese in modesto miglioramento, mentre sono stimate 35 chiusure di punti vendita a fronte di 2 sole aperture.
4) Riflettori su Stm, che la scorsa settima è arrivata al massimo da maggio 2015, a quota 8,865 euro. L'amministratore delegato Carlo Bozotti ha dichiarato che le priorità della società sono il mercato delle auto elettriche e dello smart driving, evidenziando che l'automotive e la digitalizzazione delle vetture saranno tra i grandi segmenti in grado di far crescere il business core dell'azienda.
5) Lavori in corso in casa Apple. Il gruppo della Mela sta correndo ai ripari per adeguarsi ai dettami della nuova era Trump. Secondo indiscrezioni pubblicate dalla Nikkei Asian Review, Apple avrebbe chiesto a Foxconn e a Pegatron, due società che assemblano l’iPhone in Cina, di studiare un piano per trasferire la produzione negli Usa. La richiesta è dello scorso giugno. Foxconn si è messa al lavoro e ha preparato il piano, mentre Pegatron si è rifiutata dicendo che il progetto avrebbe costi troppo alti. La notizia assume un rilievo particolare, dato che nel corso della campagna elettorale il nuovo presidente Donald Trump ha più volte detto che avrebbe cercato di spingere Apple a realizzare i suoi prodotti negli Usa.
6) Tecnoinvestimenti, società attiva nei servizi di sicurezza digitale, informazione e gestione del credito, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con risultati in forte crescita, guidati in particolare dalle due nuove acquisizioni del gruppo: Co.Mark e Visura, entrambe consolidate nel 2016 (per tutti i dettagli sul bilancio clicca qui). Negli ultimi giorni il titolo ha ritracciato rispetto ai massimi post-trimestrale, ma resta in un deciso trend rialzista dopo il passaggio sul mercato MTA (clicca qui per la nostra analisi tecnica del titolo).
7) Sembra che l’affare sia fatto tra Cerved e Monte dei Paschi di Siena per l’acquisto della piattaforma Juliet, che si occupa della gestione di crediti deteriorati. L’accordo prevede la gestione da parte di Cerved di un terzo delle sofferenze oggetto della prossima operazione di cartolarizzazione dell’istituto toscano e l’80% di quelle che si genereranno nei prossimi 10 anni (per approfondire i dettagli dell’operazione clicca qui). In settimana il titolo è arrivato ad azzerare le perdite da inizio anno (per la nostra analisi tecnica clicca qui).
8) Risultati ribaltati rispetto ai primi nove mesi del 2015 per Isagro. Il gruppo italiano produttore di agrofarmaci ha generato, al 30 settembre 2016, profitti per quasi un milione di euro, mentre un anno prima aveva visto un rosso di 400 mila euro (per tutti i risultati di Isagro al terzo trimestre clicca qui). Nel corso della settimana la società ha anche annunciato un accordo con Gowan Crop Protection Limited per la distribuzione di un nuovo prodotto in Europa, il fungicida Kiralaxyl (per i dettagli clicca qui).
9) Nuovi accordi commerciali e politiche finanziarie per Mondo TV. La società italiana di produzione e distribuzione di serie e film animati ha concluso unaccordo con Huawei per lo sfruttamento di oltre 50 titoli della sua libreria, mentre il management ha deciso che una parte del dividendo 2016 sarà pagato agli azionisti sotto forma di azioni della controllata Mondo TV Iberoamerica, in corso di quotazione sul mercato di Madrid. Pochi giorni fa il gruppo ha anche reso pubblici i suoi risultati dei primi nove mesi del 2016, in linea con le attese degli analisti (per i risultati di Mondo Tv al 30 settembre clicca qui).
10) Battono le attese invece i risultati di Aeroporto di Bologna, che nei primi nove mesi del 2016 ha riportato risultati in aumento su passeggeri, ricavi e profitti. A stupire gli analisti in particolare il margine Ebitda, positivo il bilancio dei passeggeri internazionali a tre quarti del totale. Indicazioni positiva anche sul rinnovo dell’accordo con Ryanair (per tutti i dettagli clicca qui).

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