Isis, ricompare Abu Bakr al Baghdadi. Usa: “Si temono attentati con droni”

set 28, 2017 0 comments
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Il leader di Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, è vivo e continua a combattere. Questo, almeno, è quello che risulterebbe da un discorso del cosiddetto califfo che è stato diffuso dai miliziani jihadisti, secondo quanto riferisce Site. Si tratta del primo discorso diffuso dopo le numerose voci sulla morte di al Baghdadi.
“Gli americani, i russi e gli europei sono terrorizzati dagli attacchi dei mujaheddin”, cioè i combattenti islamici, dice al Baghadi nel messaggio audio diffuso oggi, in cui aggiunge che ora “i nordcoreani hanno cominciato a minacciare l’America e il Giappone con la loro potenza nucleare”, un riferimento apparentemente teso a indicare come recente la registrazione dell’audio stesso.
L’annuncio arriva nelle stesse ore in cui il direttore dell’Fbi, Christopher Wray, al Congresso americano rivela che i gruppi terroristici starebbero cercando di usare i droni per condurre attacchi negli Stati Uniti.
“Penso che sappiamo che le organizzazioni terroristiche sono interessate ad usare i droni”, ha detto Wray in un’audizione della commissione per la sicurezza interna e affari governativi del Senato. “Abbiamo visto che all’estero questo accade già con frequenza crescente, e l’aspettativa è che arrivi anche qui a breve”, ha aggiunto, precisando che i droni sono “relativamente facili da gestire e abbastanza difficili da monitorare”.
Anche Nicholas Rasmussen, direttore del National Counterterrorism Center, ha condiviso le preoccupazioni di Wray. “Due anni fa questo non era un problema, un anno fa era un problema emergente, ora è un vero problema – ha detto durante l’audizione in Congresso – Quindi stiamo cercando velocemente di adeguare le nostre strategie”. Rasmussen ha poi precisato che le agenzie contro il terrorismo stanno intensificando gli sforzi con gli esperti di intelligence per capire le tattiche che potrebbero veder impiegati i droni da parte degli estremisti.
AL BAGHDADI E LE NOTIZIE DELLA SUA MORTE – Varie notizie sulla presunta morte di Baghdadi, sulla cui testa gli Stati Uniti hanno posto una taglia di 25 milioni di dollari, sono state diffuse negli ultimi anni, ma non erano mai state confermate.
L’ultimo messaggio audio del capo dell’Isis era stato diffuso il 2 novembre dello scorso anno. Lo scorso giugno la Russia aveva detto che Baghdadi era stato “probabilmente” ucciso in un raid compiuto dall’aviazione di Mosca a Raqqa, considerata la ‘capitale’ dell’autoproclamato Stato islamico in Siria. Ma all’inizio di settembre il generale americano Stephen Townsend, comandante della Coalizione internazionale a guida Usa, aveva affermato che il ‘Califfo’ era probabilmente ancora vivo e che secondo informazioni di Intelligence si nascondeva in un’area tra l’Iraq e la Siria.

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