10 canzoni per ricordare Dolores O’Riordan dei Cranberries

gen 16, 2018 0 comments
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Di Paolo Armelli
È morta ieri nella sua stanza d’hotel a Londra Dolores O’Riordan, la cantante della band alt rock irlandese The Cranberries. A soli 46 anni, la musicista è scomparsa in modo improvviso e le cause della morte sono ancora sotto indagine: “La cantante si trovava a Londra per una breve sessione di registrazione. Nessun altro dettaglio è disponibile al momento“, si legge in un secco comunicato apparso sui social del gruppo. “La famiglia è devastata dall’improvvisa notizia e chiede privacy in questo periodo di difficoltà“. Già l’anno scorso O’Riordan aveva dovuto cancellare il tour europeo e americano della band per via di non meglio specificati dolori alla schiena, mentre nulla si sa ancora sulle cause della morte.


Nata a Limerick nel 1971, O’Riordan era divenuta nel 1990 la voce del gruppo cittadino The Cranberry Saw Us, fondato con un altro cantante l’anno prima dai fratelli Mike e Noel Hogan col batterista Fergal Lawler.
Cambiato il nome in The Cranberries, i quattro si fecero notare e riuscirono a pubblicare nel 1993 il primo album Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?. Dopo le difficoltà iniziali, la band fu notata da Mtv che li mise in heavy rotation e il secondo album, No Need To Argue del 1994, consolidò il successo anche a livello internazionale.
Seguirono altri tre dischi prima che la band si prendesse una pausa nel 2003 e O’Riordan trovò così il tempo di dedicarsi alla sua carriera da solista. Tornati assieme nel 2009, i Cranberries produssero un nuovo album nel 2012, Roses, e una compilation orchestrale con alcuni inediti nel 2017, Something Else. Grazie alla voce così peculiare e alla sua profonda qualità di liricista, O’Riordan traghettò i Cranberries verso un successo fenomenale, imponendosi come una delle band rock alternative più rappresentative degli anni Novanta (il più grande successo irlandese nel mondo dopo gli U2) e vendendo più di 40 milioni di dischi.
Sposata dal 1994 al 2014 con Don Burton, ex tour manager dei Duran Duran, la cantante aveva tre figli. Negli ultimi anni aveva ammesso la sua lotta contro la depressione e che le è stato diagnostico un disturbo bipolare. La notizia della sua morte ha lasciato sconvolti milioni di fan in tutto il mondo, che oggi la ricordano con alcune delle sue canzoni più memorabili, come queste.
1. Dreams

Fu il primo singolo uscito nel settembre 1992, tratto dal loro primo album. Inizialmente passato inosservato, divenne un successo grazie al passaggio su Mtv e a una re-release. Negli anni ha subito parecchie cover (come una versione cantonese nel 1994 e una elettronica rumena nel 2001) e gli stessi Cranberries ne fornirono una versione acustica tratta dal loro ultimo album, Something else.
2. Linger

Secondo singolo estratto da Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We? fu in realtà il primo brano con cui la gran parte del pubblico entrò in contatto con la band. O’Riordan riscrisse il testo originariamente concepito dal primo cantante della band, Niall Quinn, rendendola una canzone di rimpianto per il primo bacio dato a un soldato che poi l’aveva respinta.
3. Zombie

Primo singolo del secondo album No Need to ArgueZombie segnò la definitiva consacrazione della band irlandese in Europa e nel mondo. Il testo tratta in modo diretto la questione dei conflitti nordirlandesi, riferendosi in particolare all’uccisione di due ragazzini in un attentato dell’Ira nel 1993. Il pezzo fu cantato dal vivo durante gli Europe Music Awards del 1995, dove vinse anche il premio come miglior canzone.
4. Salvation

Nella primavera 1996 la band diffuse il suo terzo album, To The Faithful Departed, dedicato alla memoria del loro precedente manager Denny Cordell e a quella di Joe, il nonno di O’Riordan. Salvation fu il primo singolo, un esperimento rispetto alle solite sonorità del gruppo, che aveva anche un messaggio sociale piuttosto forte: quello di disincentivare l’uso di droghe.
5. Animal Instinct

Dopo il terzo album i Cranberries si presero una pausa in cui O’Riordan si riprese dallo stress causato dalla frenetica vita della band ed ebbe anche il primo figlio. Bury The Hatchet, nel 1999, segnò il loro ritorno sulle scene: anche se il primo singolo, Promises, fu l’unico loro brano a entrare nella Billboard Top 100 americana, ancora più riconoscibile a livello mondiale divenne il secondo brano estratto, Animal Instinct, che traduce in musica anche le riflessioni della neo-madre O’Riordan.
6. Just My Imagination

Prima che entrasse martellante nella testa dello spettatore medio italiano a causa di una pubblicità di detergente intimo, Just My Imagination fu il terzo singolo tratto da Bury The Hatchet. È forse una delle canzoni più solari e positive della band, in cui O’Riordan parla di gratitudine e di amore.
7. Analyse

Uscito nel settembre 2001, Analyse è il primo singolo dall’ultimo album prima della lunga pausa degli anni Duemila, Wake Up and Smell the Coffee. La promozione del brano fu complicata dal fatto che il video originale della canzone conteneva scene in cui O’Riordan cantava sul tetto di un grattacielo mentre un aeroplano le passava sopra la testa, immagini che furono tolte dopo l’attacco alle Torri Gemelle (sull’evento i Cranberries scrissero anche New New York, canzone contenuta nel loro greatest hits del 2002 Stars).
8. Puro amore/Pure Love (con Zucchero)

Nel 1998 il cantante italiano Zucchero scrisse all’interno del suo album Bluesugar la canzone Puro amore, dedicato alle figlie. Già in quell’anno aveva poi tradotto in inglese il brano nella versione Pure Love, ma fu solo nel 2004, con l’uscita del suo disco di duetti Zu&Co, che la reincise assieme a O’Riordan.
9. Ordinary Day

Dopo la decisione di prendersi una pausa dalla band, Dolores O’Riordan decise di intraprendere la carriera da solista. Nel 2007 dunque uscì il suo primo album in solitaria, Are You Listening?, che fu seguito poi nel 2009 da No Baggage. Da quel primo disco fu tratta questa canzone che ebbe un moderato successo in molti paesi, compresa l’Italia.
10. Tomorrow

Tratta dal loro penultimo disco, Roses, il primo dopo il ritorno sulle scene della band, Tomorrow fu il comeback single dei Cranberries. Il testo della canzone invita a smettere di preoccuparsi eccessivamente sulle cose e di farsi troppi pensieri: “Tomorrow could be too late“, canta qui O’Riordan con parole che ora assumono tutto un altro significato.

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