Caso Khashoggi, dietro la sua scomparsa 'intrighi di potere' e la lotta tra l'apparato 'conservatore' e quello 'progressista' promosso da Bin Salman
Di Salvatore Santoru
Dietro la recente scomparsa del giornalista saudita Jamal Khashoggi vi sono molto probabilmente intrighi di varia natura, sia di stampo politico che geopolitico. Come è stato piĂ¹ volte sostenuto da diversi opinionisti e riportato sui media, risulta alquanto probabile che l'omicidio del reporter sia stato ordinato da personalitĂ vicine a Bin Salman o dallo stesso principe.
Su ciĂ², bisogna ricordare che Khashoggi risultava essere alquanto critico nei confronti del principe reale e, allo stesso tempo, pare che fosse inserito nei ranghi dell'apparato saudita piĂ¹ "conservatore".
PiĂ¹ specificatamente, come riportato sul New York Times(1), il reporter era stato in qualche modo legato all'ex re Abdullah e al diplomatico Turki bin Faysal Al Sa'ud, il quale lo assunse anche come consigliere.
In linea di massima, c'è da sottolineare che molto probabilmente l'omicidio del reporter rientra anche nei 'giochi di potere' che vedono contrapposti il 'vecchio establishment conservatore' e il 'nuovo apparato'("progressista" e/o "riformista") promosso da Bin Salman.
Su ciĂ², risulta alquanto interessante la scomparsa di tre principi sauditi critici di Salman(2).
Su tale tematica, c'è da dire che la 'questione ideologica' rientra nei piĂ¹ ampi 'intrighi di potere' che stanno interessando la Casa degli Al Saud.
NOTE:
(1) https://www.informazioneconsapevole.com/2018/10/khashoggi-il-ritratto-del-nyt-dalle.html
(2) https://www.informazioneconsapevole.com/2018/10/non-solo-khashoggi-il-dossier-scomparsi.html
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