Manovra, Forza Italia e Pd insorgono: ​"Impedito l'esame degli emendamenti"

dic 28, 2018 0 comments
Di Sergio Rame
"Hanno impedito l'esame degli emandamenti". Non si placa l'ira delle opposizioni contro il governo gialloverde.
Anzi, dopo che la commissione Bilancio della Camera ha approvato, intorno alle 3 del mattino, il mandato al relatore sulla manovra economica, i consiglieri di Forza Italia e del Partito democratico hanno ufficialmente protestato perché il testo è stato inviato in Aula senza che venissiro discussi né tantomento votati gli oltre 350 emendamenti che erano stati presentati alla legge di bilancio.
Il Natale non ha certo "ammorbidito" gli animi delle opposizioni sulla manovra. Dopo il caos fino a notte inoltrata della scorsa settimana a Palazzo Madama, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Partito democratico si sono ripresentati aMontecitorio più agguerriti di prima. E così alla fine di un'altra infuoca commissione, durante la quale non sono mancate le tensioni con il ministro dell'Economia Giovanni Tria (guarda il video), il mandato al relato è passato con i soli voti della maggioranza gialloverde. Le opposizioni hanno, infatti, votato contro in aperto dissenso nei confronti del governo Conte. "La Camera ha avuto zero minuti per esaminare la legge di Bilancio - commenta il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto - noi difendiamo la democrazia e faremo di tutto perché la democrazia rappresentativa non possa essere abbattuta da questi colpi di ariete. Questo ariete - conclude poi - diventerà di argilla e lo trasformerann oin argilla gli italiani che si renderanno conto che questa manovra è sciagurata". Ora i lavori passano alla Camera dove, nelle prossime ore, sarà esamita la legge di Bilancio sulla quale il governo è determinato a porre la fiducia. Il via libera definitivo è, comunque, atteso per domani.
Intanto il Codacons ha già fatto sapere che presenterà un esposto per "violenza a un organo collegiale e truffa agli elettori". La procedura di approvazione della manovra economica finirà così sul tavolo del procuratore di Roma. L'iniziativa dell'associazione si baserebbe sulla "necessità di tutelare elettori e parlamentari di tutti i partiti". La decisione di porre la fiducia, a detta del Codacons, avrebbe infatti impedito a tutti i parlamentari di leggere e valutare approfonditamente la legge di Bilancio"In questo modo - spiega il Codacons - viene tradito il mandato elettorale degli elettori: la violenza è esercitata nei confronti dell'organo nella sua interezza".

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