Il digiuno è la più antica terapia moderna? L’impatto su epilessia e artrite

mar 3, 2024 0 comments


Di Gianluca Riccio

Uno studio recente della Queen Mary University of London getta nuova luce su un’antica pratica: il digiuno. Per sette giorni, dodici volontari hanno rinunciato a qualsiasi alimento bevendo solo acqua, in un esperimento che ha rivelato trasformazioni sorprendenti e radicali nell’organismo. Quali? Guardiamo insieme, con calma.

Una mutazione sistemica

Il corpo umano è una macchina complessa. Quando privata del suo carburante abituale, il cibo, inizia a percorrere vie alternative per garantire la sopravvivenza. Lo studio, pubblicato su Nature Metabolism (ve lo linko qui), evidenzia una risposta sistemica e coordinata di diversi organi al digiuno prolungato, con cambiamenti significativi nei livelli di circa 3.000 proteine nel sangue.

Queste modifiche molecolari forniscono nuove prospettive sui benefici del digiuno che trascendono la semplice riduzione del peso corporeo.

Oltre la perdita di peso

Il digiuno induce il corpo a utilizzare le riserve di grasso come fonte energetica alternativa. Lo sapete, è un processo ben noto. Tuttavia, ciò che emerge con nuova chiarezza da questo studio è che i benefici della pratica si manifestano in modo significativo solo dopo tre giorni senza cibo. Oltre alla perdita di peso, che ammonta in media a 5,7 kg tra massa grassa e magra, il digiuno sembra innescare una risposta globale dell’organismo che coinvolge cambiamenti a livello proteico in tutti i principali organi.

La comprensione dettagliata di questi cambiamenti indotti dal digiunare apre la strada a nuove possibilità terapeutiche. Nuove ed estese, specie per coloro che possono beneficiare del digiuno ma non sono in grado di praticarlo per lunghi periodi. La ricerca suggerisce che le modifiche osservate potrebbero avere implicazioni positive per il trattamento di condizioni come l’epilessia e l’artrite reumatoide, malattie per le quali il digiuno è stato storicamente impiegato.

Digiuno

Il futuro è del ‘digiuno breve di precisione’

I risultati di questa ricerca offrono una mappa dettagliata delle risposte del corpo al digiuno, delineando un percorso per future indagini che potrebbero tradursi in interventi terapeutici mirati. Claudia Langenberg, direttrice del Precision Health University Research Institute (PHURI), sottolinea l’importanza di questi risultati nel contesto più ampio della salute umana. Ed evidenzia come il digiuno sicuro possa essere un’efficace strategia di perdita di peso e molto altro.

In sintesi – Lo studio della Queen Mary University of London apre nuove prospettive sul digiuno, una pratica antica ora rivalutata alla luce delle più moderne tecniche di ricerca. È la conferma che “rileggere” l’approccio olistico alla salute umana con una lente scientifica può darci grandi conferme.

E ora, un ovvio disclaimer sul digiuno

È importante sottolineare che, sebbene i risultati di questo studio evidenzino interessanti benefici del digiuno, tale pratica deve essere intrapresa solo sotto la stretta supervisione di un professionista medico. Digiunare può avere effetti diversi da persona a persona, e solo un medico può valutare se sia sicuro e benefico in base alle condizioni di salute individuale. Sconsigliamo vivamente il “fai da te” senza il supporto di un medico, per evitare rischi per la propria salute.

FONTE: https://www.futuroprossimo.it/2024/03/il-digiuno-e-la-piu-antica-terapia-moderna-limpatto-su-epilessia-e-artrite/

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