Le ombre sull’omicidio Kirk: gli strani messaggi di Tyler Robinson e le accuse contro Israele

set 17, 2025 0 comments

Di Roberto Vivaldelli

L’assassinio dell’attivista conservatore Charlie Kirk continua a scuotere gli Stati Uniti e a dividere l’opinione pubblica occidentale. A colpi di speculazioni e fake news, le rispettive tribù identitarie hanno dipinto Tyler Robinson, il 22enne accusato di aver sparato al fondatore di Turning Point USA durante un evento all’Utah Valley University, come un “Antifa” o come un estremista di destra, a seconda delle convinzioni politiche.

Ma un’inchiesta esclusiva del giornalista investigativo americano Ken Klippensteinpubblicata su Substack, rischia seriamente di ribaltare il copione dei due schieramenti, poiché Robinson, da quello che si evince dai messaggi esclusivi pubblicati dal giornalista, non sarebbe né un militante Antifa né tantomeno un estremista di destra. Basandosi su alcuni messaggi trapelati da Discord e da interviste con amici d’infanzia, Klippenstein dipinge il ritratto di un giovane perlopiù “apolitico”, appassionato di videogiochi e campeggio, la cui sessualità e convinzioni politiche sfidano le etichette e le speculazioni di queste ore. Ci raccontano altresì una personalità più complessa – ma allo stesso tempo comune – e sfaccettata di ciò che si è raccontato in questi giorni.

I messaggi di Robinson, il presunto omicida di Kirk

Come racconta un amico d’infanzia di Robinson, intervistato da Klippenstein, il 22enne era un ragazzo tranquillo e “benvoluto”. “È stato terribile – racconta – vederlo da una prospettiva interna è così frustrante”, confida l’amico, fornendo la foto per confermare il loro legame. “Penso che la cosa principale che ha causato tanta confusione sia che era generalmente apolitico. Questo è il punto, non parlava mai davvero di politica, ed è per questo che è così frustrante“.

zealous_monkey_55095, nickame su Discord di Tyler Robinson in un dei messaggi diffusi da Klippenstein

La passione per i videogame, la pesca e il campeggio

Contrariamente alle narrazioni speculari – Trump e i suoi lo etichettano come “left-wing”, mentre i liberal lo vedono come un reazionario -, il gruppo Discord di Robinson era un rifugio per gamer, con discussioni su titoli come Sea of ThievesDeep Rock Galactic e Helldivers 2. “Per tutti noi sembrava solo un ragazzo semplice che amava giocare a videogiochi come Sea of Thieves, Deep Rock Galactic e Helldivers 2, adorava pescare e campeggiare. Sembrava davvero che fosse tutto qui”, aggiunge l’amico. Anche le prove balistiche, come la frase incisa su un bossolo – “Ehi fascista, prendi!” – e tre frecce interpretate come simbolo Antifa, sarebbero riferimenti al videogame Helldivers 2, non dei veri e propri manifesti ideologici.

Sul fatto che avesse una relazione con una persona transgender di nome Lance, l’amico spiega: “Ovviamente era d’accordo con il diritto delle persone gay e trans di esistere, ma credeva anche nel Secondo Emendamento. Una ricerca nei messaggi di Robinson per parole chiave come “Biden” o “Trump” restituisce solo sporadici riferimenti: un accenno all’impeachment del 2019 per l’ex presidente, e un update sull’elezione 2020 per l’altro. Null’altro in particolare.

L’amico d’infanzia descrive un ragazzo “molto intelligente ma estremamente difficile da capire, con un volto impassibile da poker”: “Chiunque lo conoscesse lo apprezzava ed era sempre gentile, un po’ riservato e tendeva a stare per conto suo, ma non era un recluso”. Il trauma del gruppo è palpabile: “Anche il messaggio di addio che ha inviato in uno dei nostri server era così difficile da credere, tutti abbiamo pensato: che scherzo strano da fare… poi è arrivata la notizia e ci siamo chiamati a vicenda dicendo di controllare le news. Non so cosa spinga una persona come lui a decidere di guidare per 260 miglia verso Nord per sparare a qualcuno come Charlie Kirk, per poi tornare come se nulla fosse. Questo lascia molto spazio a speculazioni e teorie, ed è per questo che sono così diffuse.”

Richiesta la pena di morte

Queste rivelazioni contrastano con gli elementi riportati dal New York Times. Nella odierna udienza che ha confermato l’accusa di omicidio aggravato – con richiesta di pena di morte –, sono stati svelati messaggi privati di Robinson al suo partner: “Ne ho avuto abbastanza del suo odio”, riferito a Kirk, pianificando l’attentato giorni prima.

“I procuratori martedì hanno svelato una serie di prove contro il 22enne dello Utah accusato di aver ucciso Charlie Kirk — e molte di esse provengono dalle stesse parole del sospettato in scambi con amici e familiari”, scrive il quotidiano. Ulteriori dettagli dal Times rivelano che Robinson, aveva discusso di Kirk con un familiare poco prima, criticandolo aspramente.

La clamorosa accusa contro Israele e la “lobby”

Come vi abbiamo già raccontato su InsideOverun’esclusiva di The Grayzone ha recentemente gettato luce su un retroscena inquietante: il rapporto conflittuale tra Kirk e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che avrebbe alimentato tensioni e timori nell’influente conservatore prima della sua morte. Secondo una fonte vicina a Kirk, che ha parlato a The Grayzone in condizione di anonimato, il rifiuto di Kirk di accettare una proposta di Netanyahu per un’ingente iniezione di fondi in TPUSA avrebbe scatenato una reazione furiosa da parte degli alleati del premier israeliano.

A quel retroscena si aggiungono ora altri due elementi. Il primo, riportato ancora una volta da Grayzone e dal giornalista Max Blumenthal, spiega che, mese prima dell’omicidio di Charlie Kirk, il miliardario filo-israeliano Bill Ackman organizzò un intervento negli Hamptons durante il quale, secondo alcune fonti, lui e altri “attaccarono duramente” Kirk per le critiche di quest’ultimo verso l’influenza israeliana a Washington.  Ackman ha organizzato il meeting negli Hamptons per discutere della presunta minaccia rappresentata da Zohran Mamdani, candidato sindaco di New York, per l’Occidente. Durante l’evento, Ackman si è scontrato con Kirk sulle sue posizioni riguardo a Israele, mentre Natasha Hausdorff, rappresentante di UK Lawyers for Israel, ha alzato la voce contro il 31enne, secondo un partecipante al meeting.

Il secondo elemento riguarda le recenti dichiarazioni di Candace Owens, amica personale di Kirk. L’attivista conservatrice ha affermato in un episodio del suo show su YouTube (con oltre 5 milioni di visualizzazioni in 24 ore) che Kirk stava cambiando idea sul sostegno a Israele, confermando la ricostruzione di Grayzone circa il fatto che il miliardario Bill Ackman lo avesse “pressato” durante un incontro negli Hamptons per convincerlo a visitare il Paese, offrendogli ingenti somme di denaro. Owens ha aggiunto che il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva contattato personalmente Kirk per un invito, e che donatori ebrei avevano ritirato fondi da Turning Point USA poco prima della morte di Kirk, per poi ritrattare dopo l’omicidio.

Il giornalista Tucker Carlson ha dichiarato che Charlie Kirk, durante un evento TPUSA a luglio, gli chiese di parlare dei legami di Epstein con il Mossad. Carlson ha detto che Kirk, pur amando Israele, era critico verso Netanyahu e la guerra a Gaza, e che fu “tormentato” dai donatori sionisti per averlo invitato. Due giorni prima della morte di Kirk, Carlson rivelò che Kirk aveva perso una donazione di 2 milioni di dollari per averlo invitato a parlare all’AmericaFest di dicembre.

Come già sottolineato in precedenza, non vi sono prove che colleghino Israele o la cosiddetta “lobby israeliana” all’omicidio di Charlie Kirk. Tuttavia, numerosi aspetti di questa vicenda rimangono poco chiari. È evidente che l’influencer conservatore fosse una figura ben più complessa di quanto emerso nelle ultime ore. Inoltre, è innegabile che i suoi rapporti con la leadership israeliana fossero in una fase di deterioramento.

FONTE: https://it.insideover.com/cronaca-nera/le-ombre-sullomicidio-kirk-gli-strani-messaggi-di-tyler-robinson-e-le-accuse-contro-israele.html

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