Di Jean-Paul Pougala
In 22 mesi, i paesi dell’Unione Europea che usano l’euro si sono
riuniti 17 volte per salvare la moneta unica, l’euro, senza riuscirci.Ci
si sarebbe aspettato che, dopo il lungo sfruttamento dell’Africa da
parte dell’occidente, quest’ultimo fosse stato capace di pagare i suoi
debiti e di mettersi al riparo dalle speculazioni di borsa. Niente di
tutto ciò.
E’ incontestabile che la deportazione dei neri d’Africa per andare a
lavorare come schiavi in Europa e in America ha contribuito molto alla
costruzione della struttura economica dell’occidente.
Ed e’ proprio questo il paradosso.
E’ anche questa pratica che ha contribuito all’indebolimento del suo sviluppo industriale.
Se l’occidente si fosse sviluppato senza ricorrere a questa mano d’opera gratuita, oggi sarebbe più forte.
E’ proprio questa pratica che l’ha indebolita, soprattutto se si pensa al fatto che non ne aveva bisogno.
Con o senza gli schiavi venuti dall’Africa, gli Stati Uniti d’America
si sarebbero sviluppati nello stesso modo. Con o senza gli schiavi
africani, l’Europa si sarebbe sviluppata nella stessa maniera e forse
anche di più.
Avrebbe fatto a meno del cacao, del caffè’, ecc… ma il fatto di fare a
meno di una barretta di cioccolato o di una tazza di caffè non dovrebbe
cambiare niente per l’avvenire di una civiltà.
Il padre della scienza economica moderna, lo scozzese Adam Smith,
scriveva che « l’esperienza di tutti i tempi e di tutti i paesi dimostra
che l’opera realizzata da mani libere e’ sicuramente più remunerativa
di quella fatta dagli schiavi. » Diceva cosi’ che, al di là
dell’immoralità della schiavitù, c’era anche una stupidità economica.
In effetti, a ben vedere, si può dire con precisione che la schiavitù e
la colonizzazione hanno indebolito economicamente l’occidente invece di
renderlo più forte; il ricorso a una posizione di rendita ha falsato le
regole del gioco di mercato perché c’era un attore (l’occidente) che e’
arrivato già avvantaggiato poiché poteva usufruire di una mano d’opera
gratuita.
La schiavitù e la colonizzazione degli africani indeboliti dall’occidente
Immaginate di avere, nel vostro castello, 20 impiegati domestici per
prendersi cura del giardinaggio, della cucina, delle stoviglie, della
pulizia dei locali, della stiratura degli abiti, ecc… e tutto ciò
gratuitamente, senza pagare un centesimo. Grazie a questi schiavi, voi
avrete un alto tenore di vita che in realtà sara artificiale, perché e’
dovuto al fatto che questi schiavi non sono in condizioni tali da
ribellarsi e rivendicare i loro diritti, il loro salario per i loro
servizi che vi rendono.
Il giorno in cui cominceranno a frequentare i vicini, a comunicare
con altri simili, prenderanno coscienza del loro stato e quando avranno
la forza e il coraggio di mettere fine a questo stato di subordinazione
per mantenere lo stesso tenore di vita, voi sarete obbligati a
indebitarvi per pagare gli schiavi di ieri, quindi il processo di
sovrindebitamento e il conseguente fallimento e’ innescato.
E’ la situazione dell’Europa di oggi e, in parte, anche quella
dell’Africa nel senso che l’Africa si sta liberando grazie soprattutto
agli immensi investimenti dei capitali cinesi, che permettono agli
africani di prendere coscienza dell’ampiezza delle conseguenze finanche
mentali della schiavitù passata e presente che hanno subito.
Certamente c’e’ stato questo lungo progresso tecnologico
dell’occidente su tutto il pianeta, un progresso puramente virtuale
perché non si basava su alcun fondamento concreto e solido. E come ci si
poteva aspettare, questa posizione di rendita, cioè non meritata, ha
spinto coloro che se ne sono avvantaggiati a dormire sulle loro casse
d’oro, convinti che il mondo fosse immutabile, statico.
Erano convinti che l’Asia sarebbe rimasta, come hanno detto loro
stessi riferendosi sia alla Cina che all’India, un « gigante
addormentato », che l’Africa sarebbe rimasta per sempre solo una riserva
di materie prime.
Grave errore di calcolo, poiché tutte le altre
regioni del mondo che sono state vittime di questo mercato che e’ stato
truccato ancora prima che iniziasse la competizione, hanno una doppia
rabbia per rivaleggiare in immaginazione per correggere questa stortura.
E quando ci riescono, sono messi su una rampa di lancio che sembra non
arrrestarsi. E’ questo il fatto che giustifica che si sviluppano più
velocemente, su delle basi più solide rispetto al primo arrivato che,
abituato a stare in piedi solo grazie a degli artifizi, viene spazzato
via molto velocemente con l’arrivo del primo vento contrario.
Cosi’ si spiega che l’economia occidentale che e’ stata minata sin
dall’origine e per 400 anni da una rendita che e’ durata per troppo
tempo, gli ha fatto costruire la sua fortuna su una specie di sabbie
mobili.
E col primo vero vento venuto dall’Asia, aspettando quello che
arriverà dal Sudamerica e dall’Africa, e’ tutto l’edificio che sta
ondeggiando.
CONCLUSIONE :
La schiavitù e la colonizzazione dell’Africa sono state
incontestabilmente degli elementi di disturbo nella visione che gli
occidentali si fanno del mondo.
Questi due fatti gravi sono stati come una lente deformante che hanno
privato quasi tutto l’occidente della percezione reale di un mondo che
stava cambiando intorno a loro, a loro insaputa.
Per la cronaca storica, i paesi europei che hanno goduto del piano
Marshall del presidente americano Truman nel 1948, che consisteva in un
prestito di 100
miliardi di dollari americani, hanno rimborsato solo 20 miliardi di dollari, cioè solo il 20%.
2/12/2011
Jean-Paul Pougala
Scrittore camerunese e analista di geostrategia
www.pougala.org
Traduzione di Piervincenzo Canale
Da Africa News
Related Posts
{{posts[0].title}}
{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[1].title}}
{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[2].title}}
{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}
{{posts[3].title}}
{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}
Ciao. Una analisi NUOVA E MOLTO INTERESSANTE. Chissà se si può approfondire.
RispondiElimina