La Goldman Sachs si ricandida a governare l’Italia

gen 21, 2013 0 comments


Di Filippo Ghira


Per la Banca centrale europea guidata dall’ex Goldman Sachs, Mario Draghi, l’Italia deve vincere l’attuale momento di incertezza politica restando saldamente guidata dall’ex Goldman Sachs, Mario Monti. Questo il senso dei giudizi contenuti nel bollettino mensile dell’istituto di Francoforte. Il solito gioco di sponda tra due colleghi, uno ex vicepresidente per l’Europa della banca d’affari e di speculazioni statunitense e l’altro, un ex consulente. Uno dei tanti che infestano il panorama italiano. Per la cronaca gli altri consulenti sono stati il non compianto Tommaso Padoa Schioppa (quello dei “bamboccioni”), Gianni Letta (!) e Romano Prodi che il PD vorrebbe issare addirittura al Quirinale. Quando si dice che al peggio non c’è mai fine!
Per la Bce deve essere infatti proseguito, in Italia come in Europa, il lavoro di risanamento dei conti pubblici per fare tornare a considerare affidabili i titoli di Stato e far calare il differenziale di rendimento (spread) con i titoli considerati più forti. In questo caso i Bund tedeschi. Quindi anche Draghi insiste nel lodare il “lavoro” fatto  dal “collega” Monti ma poi il bollettino si guarda bene dal porre l’attenzione sul fatto che i conti sono stati tutt’altro che risanati considerato che il debito pubblico è passato dal 120% dell’epoca Berlusconi ad oltre il 126% attuale. A dimostrazione che le chiacchiere stanno a zero. La Bce si spinge comunque più in là ed arriva a sostenere che l’accresciuta incertezza politica in Italia ha spinto alcuni capitali fuori dai confini nazionali alla ricerca di titoli più sicuri verso i titoli emessi dai Paesi con rating AAA. Nel caso dell’Europa, Paesi come Germania e Olanda che infatti hanno beneficiato della linea di austerità imposta ai membri più deboli dell’Unione dalla stessa Bce e dal cancelliere Angela Merkel.
La Bce si compiace che nonostante tutte le difficoltà dei vari Paesi nel superare la recessione e la crisi dei conti pubblici, vi sia stato un forte calo dei rendimenti sui titoli di Stato che si è ovviamente accompagnato dal calo dello spread che nel caso dell’Italia è passato dai 570 punti dell’epoca Berlusconi ai 260 circa attuali. A conferma, diciamo noi, che la speculazione contro i nostri Btp, con lo spread spinto al rialzo, era stata funzionale a fare cadere Berlusconi. Questo perché, osserva la Bce, il risanamento delle finanze pubbliche, che deve essere continuato in linea con gli impegni assunti nel quadro del Patto di stabilità e crescita
Ovviamente, insiste la Bce, per favorire la crescita, saranno necessarie quelle “riforme strutturali aggiuntive” per rendere l'area dell'euro un'economia più flessibile, dinamica e competitiva. E qui la Bce, pur attaccandosi ad un copione prestabilito, mostra non poco imbarazzo, citando in primo luogo come essenziali le riforme nei mercati dei beni e servizi necessarie ad accrescere la concorrenza e la competitività, e poi aggiungendovi “provvedimenti che migliorino il funzionamento dei mercati del lavoro”.  Insomma per permettere alle imprese europee, e italiane, di sostenere la concorrenza cinese che si avvale di stipendi 8-10 volte minori di quelli europei e spesso di condizioni di lavoro quasi schiavistiche, i lavoratori europei dovrebbero rinunciare ai propri diritti, lavorare di più e guadagnare meno, accettare ritmi di lavoro molto più intensi, accettare che i contratti nazionali siano sostituiti da quelli aziendali e che la retribuzione base nella busta paga sia progressivamente sopraffatta dagli straordinari e dai premi di produzione. Solo in tal modo sostiene la Bce, e pare di sentire il ministro in lacrime Elsa Fornero, si potrà creare nuova occupazione.
Della serie: cari cittadini europei rassegnatevi ad avere uno straccio di lavoro anche se mal pagato e pensate che due euro sono molto meglio di uno sputo nell’occhio. E tenete pure conto che la debolezza dell'economia nell'area dell'euro dovrebbe protrarsi anche nel 2013. E che forse l’attesa ripresa potrebbe aversi solo negli ultimi mesi del 2013 e che essa sarà in ogni caso limitata.

Fonte:http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=18624

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