Papa Francesco è stato accusato di eresia

set 26, 2017 0 comments
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I 62 firmatari di una lettera che accusa Papa Francesco di eresia ne hanno pubblicato online il testo integrale (PDF). Fra i firmatari ci sono diversi membri della Chiesa, fra cui sacerdoti ed ex funzionari, e professori universitari, tutti più o meno riconducibili alla corrente “conservatrice” ostile a Papa Francesco. L’accusa di “eresia” è molto pesante nel mondo cattolico, e indica qualcuno che rifiuta la dottrina della Chiesa nonostante si dichiari cattolico: che venga rivolta al Papa, e da persone così rilevanti nel mondo cattolico, non ha precedenti nella storia recente.
Fra i nomi più conosciuti ci sono tra gli altri l’ex presidente dello IOR (la cosiddetta “banca vaticana”) Ettore Gotti Tedeschi, il vescovo svizzero Bernard Fellay – vicino alla corrente ultra-conservatrice dei “lefebvriani” – e Roberto de Mattei, ex vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche del governo italiano. I giornalisti di Vatican Insider si sono sorpresi di non trovare fra i firmatari della lettera dei vescovi che in passato avevano espresso critiche simili, come il noto arcivescovo statunitense Raymond Burke. Papa Francesco non ha mai risposto alla lettera, che gli è stata inviata in privato l’11 agosto: per questa ragione i firmatari hanno deciso di diffonderla online oggi, 24 settembre.
Nella lettera, i firmatari attribuiscono al Papa sette «proposizioni false ed eretiche», contenute «in modo diretto o indiretto» nell’ultima enciclica, intitolata Amoris Laetitia pubblicata ad aprile del 2016. Nel documento, Papa Francesco non aveva proposto grandi cambiamenti bensì promosso un atteggiamento genericamente più aperto nei confronti dei divorziati che si risposano o vanno a convivere – per la Chiesa il matrimonio cattolico è inscindibile – e dei gay, sebbene con molti distinguo. Su entrambi gli argomenti, i cattolici conservatori ostili al Papa lo criticano da molti anni.
Sintetizzando molto, nei sette punti i firmatari criticano le aperture del Papa nei confronti delle persone che si sono sposate in Chiesa, hanno divorziato e ora hanno un’altra relazione. Nella lettera sostengono ad esempio che sia eretico affermare – come fa Papa Francesco – che i separati che hanno un’altra relazione non siano in condizione di peccato mortale.
Parlando con l’ANSA, Gotti Tedeschi si è difeso per aver firmato la lettera, spiegando: «sia chiaro: io non accuso il Papa, io gli voglio bene. Io sono per la Chiesa e per il Papa e non mi distaccherò mai né dalla Chiesa né dal Papa. Il documento è un atto devoto, un invito alla riflessione».

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