Putin incontra Macron: focus su Iran, Siria ed economia

mag 25, 2018 0 comments
Putin riceve Macron a San Pietroburgo (La Presse)

Di Lorenzo Vita

Il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato Vladimir Putin a San Pietroburgo, in Russia. Un incontro particolarmente importante soprattutto per il momento in cui è avvenuto. Le tensioni internazionali aumentano e tra Francia e Russia non mancano le frizioni. Ma ci sono anche ottimi motivi per intrecciare relazioni migliori e interessi reciproci per “sfruttarsi” a vicenda.

I dossier sul tavolo
L’incontro fra Putin e Macron è avvenuto in una fase estremamente complessa e delicata della politica internazionale.

Donald Trump aveva appena dichiarato di annullare il vertice con Kim Jong-un a Singapore del 12 giugno. Poche settimane prima, lo stesso Trump aveva comunicato l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare iraniano.
In Siria, la guerra non sembra destinata a finire nel breve termine. E mentre Israele e Iran vanno allo scontro frontale, le forze francesi hanno bombardato le postazioni delle forze di Bashar al Assad con Gran Bretagna e Usa e le unità d’élite sono arrivate a Manbij.
Con queste premesse, il vertice non poteva che essere molto significativo. I due leader sono entrambi a capo di membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e rappresentano attori fondamentali della politica mondiale. Putin da circa un ventennio, Macron da poco più di un anno. Ma in ogni caso rappresentano due potenze fondamentali dello scacchiere internazionale. 

La guerra in Siria

Vladimir Putin non ha dubbi. Dopo l’incontro con Macron, non solo ha ribadito che “la Francia, tradizionalmente, è nostro alleato“, ma ha anche ricordato che Russia e Francia vogliono contribuire a porre fine alla guerra in Siria. 
Ma sulla Siria, i due leader hanno posizioni molto differenti. Mosca sostiene Assad. Parigi, al contrario, non ha mai negato di ipotizzare un cambiamento al governo di DamascoI raid  contro le basi siriane dopo il presunto attacco chimico di Douma sono stati un esempio chiarissimo. Gli incontri di Macron con i vertici curdi e con le cosiddette opposizioni siriane, un segnale anche politico inequivocabile.
Ma l’idea è che Macron ,più che impegnarsi in un vero e proprio regime change o in una guerra, voglia semplicemente contare di più a livello internazionale. La sua idea è che la Francia torni ad avere un ruolo attivo. E l’uso delle forze armate nel contesto siriano serve soprattutto a rafforzare i legami con gli Stati Uniti e, dall’altro lato, dare un segnale di presenza fisica a tutti gli attori regionali.

Il nucleare iraniano

 L’incontro ha toccato anche (e soprattutto) la questione del nucleare iraniano. Russia e Francia sono sulla stessa lunghezza d’onda: ritengono essenziale salvare l’accordo con l’Iran. In questo senso, è importante anche che il vertice arrivi dopo l’incontro tra Putin e Angela Merkel a SochiGermania e Francia (insieme alla Gran Bretagna) rappresentano due dei Paesi firmatari del 5+1 nel 2015.
Mosca e Parigi vogliono salvare quel compromesso raggiunto faticosamente tre anni fa e che congela il programma nucleare iraniano fino al 2025. A detta de Le Figaro, “Emmanuel Macron spera di convincere Putin a lanciare un’azione comune per convincere l’Iran a non lasciare l’accordo”.

I rapporti bilaterali

Fondamentali anche i rapporti bilaterali. Il Cremlino ha dichiarato che si stava negoziando da tempo una partecipazione della francese Total nel progetto Arctic Lng-2 per il Gnl del nord della Russia. Un progetto fondamentale dove gli interessi francesi potrebbero essere molto rilevanti.
Il consigliere per la politica estera del Cremlino aveva anticipato che proprio in occasione dell’incontro fra Putin e Macron sarebbero stati firmati diversi documenti per il miglioramento delle relazioni bilaterali. Stesso auspicio confermato dal portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. Oggi, invece, i due presidenti incontreranno gli imprenditori russi e francesi del Forum della società civile franco russo, noto anche come Dialogo Trianon.

Un’occasione per entrambi

Per Macron e Putin l’incontro è anche uno strumento per ottenere consenso a livello internazionale. La Russia, dopo il caso Skripal e le accuse di ingerenze, cerca appoggi nel blocco europeo. Con la Gran Bretagna che ha intrapreso una politica del tutto anti-russa, la Francia può diventare un ottimo appoggio.
E a Mosca serve anche come pedina da giocare con gli Stati Uniti e nei vari palcoscenici internazionali. Soprattutto con un Trump così eclettico e imprevedibile.
Per Macron, il viaggio in Russia serve, ancora una volta, per auto-incoronarsi rappresentante dell’Europa e dell’Unione europea. Con il Regno Unito fuori dai giochi per la Brexit e la Merkel uscita indebolita dalle elezioni, Macron può sfruttare la situazione favorevole per incrementare la sua immagine come leader europeo. Ma lo scontro fra America e Russia può anche giocare un ruolo fondamentale per mostrare il presidente francese quale leader occidentale alternativo a The Donald. 

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