Migranti, Conte all’Ue: “Condividere la responsabilità dei naufraghi in mare, centri in più Paesi, sanzioni a chi non accoglie”

giu 24, 2018 0 comments
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Una pluralità di posizioni, proposte, interessi spesso contrastanti. Praticamente inesistenti le probabilità di uscire con un accordo a 16, quanti sono i Paesi che prendono parte al vertice. Dopo giorni di scambi di accuse – in special modo tra Italia, Francia, Spagna e Malta – i leader si sono riuniti a Bruxelles nel summit patrocinato da Angela Merkel e Jean-Claude Juncker per trovare un’intesa in vista del Consiglio Ue del 28 e 29 giugno cercano una via d’uscita all’impasse sulla questione dei flussi migratori.
La proposta che Giuseppe Conte ha presentato al tavolo delle trattative si basa su “sei premesse e 10 obiettivi ed è mirata a proporre una puntuale politica di gestione dei flussi migratori efficace e sostenibile”, ha detto il premier arrivando a Bruxelles. L’obiettivo è “superare completamente il regolamento di Dublino” ovvero “superare il criterio del Paese di primo arrivo: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa”, ha detto il presidente del Consiglio, primo a prendere la parola al tavolo dei leader. Il primo a reagire è stato il premier spagnolo Pedro Sanchez: “Abbiamo ricevuto la proposta di Conte, ne abbiamo discusso e la studieremo”.
Migranti, Macron: "Francia seconda per accoglienza"
 
Un concetto ancor meglio esplicitato al punto 6, che sancisce la “responsabilità comune tra Stati membri su naufraghi in mare”. “Non può ricadere tutto sui Paesi di primo arrivo – si legge – superare il concetto di ‘attraversamento illegale’ per le persone soccorse in mare e portate a terra a seguito di Sar. Bisogna scindere tra porto sicuro di sbarco e Stato competente ad esaminarerichieste di asilo. L’obbligo di salvataggio non può diventare obbligo di processare domande per conto di tutti”.

All’8° punto della proposta italia figura la creazione di centri di accoglienza in più Paesi europei e non solo in Italia o Spagna: nel momento in cui, nonostante il primo filtro posto in Africa, i migranti riescano ad arrivare sulle coste italiane, a farsene carico non può essere solo l’Italia o la Spagna. Il meccanismo, spiegano le stesse fonti, prevede quindi una ripartizione obbligatoria di chi sbarca in maniera illegale sulle coste meridionali europee. Nella sintesi della proposta italiana diffusa dal governo – spiegano fonti dell’esecutivo – al punto otto c’è un errore in quanto si denominano i centri di accoglienza da istituire “centri di protezione“, che invece sono quelli previsti, nel documento, nei Paesi di transito in Africa.
Riguardo i migranti economici, poi, la proposta italiana prevede che tutti gli Stati Ue si impegnino ad accoglierne una quota: per quelli che non ottemperano a questo obbligo dovrebbero essere previste “adeguate contromisure finanziarie“.

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