San Francisco sta testando i robotaxi, ma non sta andando benissimo

ago 23, 2023 0 comments

Di Walter Ferri

La California si distingue come uno degli Stati USA più aperti all’innovazione tecnologica, dunque non sorprende che proprio in questa regione del mondo si sia deciso di sperimentare i taxi a guida autonoma. Nel giugno del 2022, la città di San Francisco ha infatti concesso il via libera perché anche i cittadini potessero prendere parte al test di queste vetture autonome e, il 10 agosto scorso, ne ha approvato la circolazione senza limiti: una decisione che è stata attiva per poco più di una settimana, durante la quale i robotaxi sono stati causa di ingorghi scatenati da malfunzionamento del sistema, incursioni in cantieri stradali aperti e incidenti con camion dei pompieri che procedevano a sirene spiegate. Fatti che hanno spinto l’amministrazione a un immediato ripensamento, almeno per ora.

Circa un anno fa, la California Public Utilities Commission (CPUC) aveva concesso alle aziende Cruise e Waymo di schierare i loro servizi sperimentali di “robotaxi“, ma a monte c’erano comunque alcuni rigidi vincoli: le auto potevano operare senza un guidatore solo tra le dieci di sera e le sei del mattino, senza richiedere un pagamento per il servizio e con una velocità massima di 48 km/h

Nonostante i paletti di riferimento il periodo di prova si è dimostrato perlomeno complicato. Sebbene municipalità e aziende abbiano celebrato il successo delle auto autonome, non tutti si sono dimostrati altrettanto favorevoli a questa innovazione. Oltre alle legittime preoccupazioni lavorative dei conducenti professionisti, molti cittadini si sono dimostrati particolarmente reticenti, se non altro perché in occasione del collaudo di Cruise e Waymo si sono registrate decine e decine di denunce mensili di incidenti legati ai mezzi pilotati dalle intelligenze artificiali.

Questi veicoli sembrano non comprendere appieno il flusso del traffico, bloccando la normale circolazione. Oltre ai generici rallentamenti, si sono però registrati anche casi più gravi, tra cui l’investimento di un cane domestico, l’impedimento degli sforzi d’intervento di pompieri e polizia, ma anche situazioni che sfiorano il sequestro di persona. Al di là delle carenze prettamente tecniche, l’innovazione solleva inoltre tutta una serie di questioni laterali che non sono ancora state debitamente affrontate

FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.lindipendente.online/2023/08/23/san-francisco-sta-testando-i-robotaxi-ma-non-sta-andando-benissimo/

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