Usa, Natale a mano armata

gen 4, 2012 0 comments
Di Gabriele Battaglia
In controtendenza con la crisi, negli Stati Uniti si è registrato un vero e proprio record di acquisti natalizi. Ma questo boom si è verificato per un solo bene voluttuario: le armi.
A dicembre, secondo l’Fbi, i rivenditori hanno chiesto oltre 1,5 milioni di background checks, gli accertamenti della fedina penale preliminari alla vendita di un’arma. Circa 500mila di questi sono stati fatti nei sei giorni prima di Natale. Con 102.222 checks, il 23 dicembre diventa il secondo giorno di tutta la storia statunitense per numero di armi da fuoco commercializzate.
Va aggiunto che i numeri non tengono conto del fatto che un solo acquirente potrebbe essersi portato a casa più di una pistola o fucile.
Alcuni analisti spiegano il boom, paradossalmente, proprio con la crisi: l’economia stagnante porterà un’ondata di crimini – deve aver pensato qualche lonesome cowboy – meglio prepararsi. Ecco le armi come “bene rifugio”.
Altri, sostengono che la corsa all’arsenale di una certa America profonda potrebbe scaturire dal timore di future leggi più restrittive sul possesso di armi: da quando il “socialista” Obama è diventato presidente, il trend di crescita del settore è stato infatti inarrestabile.
Alla National Rifle Association, l’organizzazione che fa lobbying affinché il diritto a possedere individualmente armi da fuoco non venga scalfito, il fenomeno viene spiegato con la riduzione delle forze di polizia: “Penso che tra la gente si stia diffondendo la consapevolezza che, se capita qualcosa di brutto, si è sempre più da soli a tu per tu con il criminale”, dice un portavoce dell’organizzazione.
Peccato che – scrivono su Alternet riprendendo un articolo di No More Mister Nice Blog – la National Rifle Association rappresenti gente che di solito vota per il Partito repubblicano, quello dello “Stato minimo” e dei tagli alla spesa pubblica, cioè alla polizia. Questione di tasse.
Del resto – sostiene sempre l’articolo – i repubblicani rifiutano l’idea stessa di “società”, in base all’ormai famosa formula di Margaret Thatcher: “Danno la colpa dei loro problemi alla società. Ma sai, non esiste una cosa come la società. Ci sono individui, uomini e donne, e ci sono le famiglie. Nessun governo può fare nulla se non attraverso le persone, e la gente deve badare prima a se stessa. È nostro dovere badare a noi stessi e solo in seguito prenderci cura del prossimo.”
E così, per questa America profonda, l’altro non c’è e la società scompare. Ci sei solo tu, la tua famiglia, il tuo “gruppo di affinità”. Sei tu che decidi chi è dentro e chi fuori. Tu e il tuo nuovo fucile.

Da E-il mensile

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