Boycott Euro 2012: uccisi 10.000 cani e gatti per gli Europei di calcio in Ucraina

feb 14, 2012 0 comments

Di Vincenzo Borriello
Kiev – C’è da chiedersi con quali criteri vengono scelti i paesi ai quali assegnare l’organizzazione di importanti eventi sportivi. Tra questi criteri, certamente non c’è la salvaguardia degli animali. Spingendoci un po’ più oltre, potremmo dire che tra questi criteri non c’è la civiltà. L’Ucraina, infatti, visto i suoi “metodi” (leggi sterminio) per risolvere il problema del randagismo, non brilla certo per civiltà. L’ex paese sovietico, come noto a tutti, ospiterà insieme alla Polonia gli Europei di calcio 2012. Se uccidere cani e gatti randagi era all’ordine del giorno da quelle parti, con l’assegnazione degli Europei, il massacro è diventato una priorità. La denuncia delle associazioni animaliste europee è forte: 10.000 cani uccisi solo negli ultimi mesi. Una brutta immagine per il calcio, per lo sport e per l’UEFA. Quest’ultima avrebbe destinato all’Ucraina 4 milioni di euro per sterilizzare i randagi e costruire dei canili. Soldi che sembrano essere spariti nel nulla, facendo sentire la puzza di corruzione ed imbroglio. I metodi utilizzati per uccidere i cani vanno dal veleno alle bastonate, passando per le fucilate. Tutto è lecito pur di liberarsi dei cani. A testimoniare la crudeltà del massacro in atto in Ucraina c’è il video che segue. La visione è sconsigliata a un pubblico particolarmente sensibile. Contro tutto quest è nata l’iniziativa “Boycott Euro 2012”, per restare informati sulla campagna, è possibile visitare la pagina Facebook.



Fonte:Notizie.it

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