In Messico gli OGM causano il declino delle farfalle monarca

apr 21, 2012 0 comments
farfalla monarca
Di Daniela Sciarra
La farfalla monarca da tempo è oggetto di diversi studi per il preoccupante declino della sua popolazione
Gli OGM possono provocare conseguenze inaspettate a seguito della loro coltivazione. Ne dà conferma un’indagine sulla farfalla monarca, l’insetto che da tempo è oggetto di diversi studi per il preoccupante declino della sua popolazione.
Una ricerca appena pubblicata dai ricercatori del Minnesota e Iowa State University, sulla rivista scientifica Insects conservation and diversity, dipinge un panorama piuttosto preoccupante per le grandi pianure americane, dove la coltivazione di OGM è ormai intensiva.
La ricerca conferma la tesi secondo cui le piante geneticamente modificate al fine di tollerare l’erbicida Roundup sono uno dei fattori scatenanti la diminuzione delle popolazioni della farfalla monarca, oltre ad altre cause, tra cui la maggiore siccità e il crescente disboscamento anche in aree protette.
Questa tesi – sottolinea la Fondazione dei Diritti Genetici in una nota - è stata a lungo screditata da parte della comunità scientifica, e per questo gli studiosi hanno voluto approfondire le indagini sull’ Asclepias syriaca, una pianta infestante su cui l’insetto deposita le uova e di cui le larve si nutrono, che è divenuta l’erba infestante predominante nell’area del Nord America.
farfalle monarca

Il numero delle uova di monarca è diminuito dell’81% tra il 1999 e il 2010
Circa la metà delle farfalle monarca, che migrano ogni anno verso le montagne del Messico, proviene dal Midwest, un’area degli Stati Uniti caratterizzata da forte produzione agricola dove avviene il ciclo di riproduzione dell’insetto. Queste farfalle preferiscono deporre le loro uova sulle piante di Asclepias presenti nei campi coltivati, che costituiscono quasi l’unica fonte di alimentazione delle larve.
In base ai dati raccolti, i ricercatori hanno potuto documentare che il numero delle uova di monarca è diminuito dell’81% tra il 1999 e il 2010 in corrispondenza alla crescita delle coltivazioni intensive di mais e soia transgenica e alla significativa riduzione della pianta Asclepias syriaca (fino al 90%). I dati restituiscono un’immagine preoccupante: nel corso dell’ultimo decennio l’area occupata dalle farfalle che vanno a svernare si è ristretta quasi del 50%.
Questi studi hanno suscitato l’interesse degli scienziati, ma anche di molte persone comuni, cittadini e associazioni che si sono attivati per ripopolare le aree private e i giardini pubblici con i semi di questa pianta fondamentale per la vita delle farfalle monarca. Un insetto che, da oltre venti anni, è divenuto il simbolo degli Stati Uniti e del Canada.

Fonte:il Cambiamento

Commenti

Related Posts

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Search

tags

Modulo di contatto