Microchip sottocutanei, tra bufale e verità

set 30, 2014 1 comments


Di Salvatore Santoru

In un recente articolo ho parlato del ruolo fortemente negativo che esercita la diffusione di bufale per chi si occupa di controinformazione.
La costante propagandazione di esse ha l'effetto di screditare, agli occhi della gente, tutto ciò che sia affine alle tematiche affrontate nell'informazione considerata alternativa,"complottista" o meno, e come si suol dire si tende a buttare il bambino con l'acqua sporca.



Bisogna dire che non bisogna biasimare nessuno su ciò, visto che solitamente gli utenti del web o anche i gestori di siti e/o blog non hanno nè tempo, nè voglia, per controllare l'attendibilità della notizia, e tutto ciò può capitare a tutti.

Andando nel particolare, si pensi alla questione dei famigerati chip RFID.



Per fare un'esempio di bufale a tal riguardo, si pensi a quella del chip che sarebbe stato reso obbligatorio attraverso l'approvazione dell'Obamacare nel 2013, e addirittura per legge da maggio 2014.


Un'altra bufala è quella che Papa Francesco avrebbe recentemente sostenuto il progetto, e su ciò c'è da dire tra l'altro che il sito statunitense da cui proviene tale "notizia" è "National Report", che come riportato da Wikipedia è un "sito satirico", un pò come gli italiani "Corriere del Mattino" o "Corriere del Corsaro".


Detto questo, c'è comunque da segnalare che la tecnologia RFID invece è ben reale, e sono sempre più diffusi gli esperimenti a tal proposito.


Uno dei più famosi storicamente è quello che è stato effettuato diversi anni anni fa in una discoteca, il "Baia Beach Club" di Rotterdam. Su Youtube si può vedere tutto il documentario di National Geographic su ciò.



Inoltre, recentemente sono stati prodotti anche degli spot per promuovere il chip da parte delle compagnie produttrici.

Quello proposto di seguito è dell'IBM.




Quest'altro è della Verichip, la corporation più nota per l'utilizzo di questa tecnologia.



Sono da segnalare anche delle importanti notizie a riguardo, ad esempio una apparsa sul sito dell'Ansa a marzo, dove si dice che: "entro al massimo dieci anni, afferma Leslie Saxon, capo della divisione di cardiologia della University of Southern California, i bambini potrebbero avere il loro primo tatuaggio dopo poche ore di vita, contenente un microchip in grado di monitorare tutti i parametri vitali, dall'elettrocardiogramma in tempo reale allo status nutrizionale."

'Internet persone',chip 'tatuato' che controlla la salute (foto: ANSA)

O quella apparsa sul "Virginian Pilot", il quotidiano più venduto della Virginia, secondo cui negli Stati Uniti e in Russia le principali compagnie di credito starebbero spingendo le banche e i commercianti per la totale conversione alla tecnologia dei microchip, che dovrebbe iniziare da ottobre 2015.



Ci sarebbero da segnalare una marea di dichiarazioni e video su questo fatto e chi è interessato può farsi una proficua ricerca sul web per poi farsi una propria opinione sulla vicenda.

Tra le più importanti, ci sono da segnalare quella relativa a un articolo pubblicato sulla BBC il 10 febbraio, con il pezzo intitolato "Why I want a microchip implant".


Commenti

  1. Microchip ho marchio della bestia! Leggete la bibbia!guai prenderlo! Meglio la morte!sia lodato Gesù Cristo!

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