L'Identitarismo, la nuova parola d'ordine dell'estrema destra europea

mag 17, 2016 0 comments
Di Salvatore Santoru
Negli ultimi tempi nei paesi dell'Unione Europea si sta assistendo a una sempre più forte ascesa e avanzata dell'estrema destra, dalla Francia all'Italia passando per l'Austria.
Tale ascesa è da ricondurre a varie cause, tra vi sono da segnalare la forte crisi economica e finanziaria che sta attanagliando i paesi dell'Ue dal 2009 così come la sempre più crescente crisi di rappresentanza di cui soffre la sinistra europea, la quale si trova sempre più distante dalle istanze del popolo, istanze del popolo che invece stanno diventando sempre più appannaggio dei partiti e movimenti di destra radicale europei, i quali propongono dei programmi economici fortemente "sociali" e/o "populisti" uniti a una visione politica di stampo "neoconservatrice" e/o "neonazionalista". 
A livello ideologico, la strategia dell'estrema destra europea è basata sulla forte critica all'attuale globalizzazione e la conseguente diffusione del sovranismo e dell'identitarismo, quest'ultimo divenuto un denominatore comune per molte delle formazioni dell'area attualmente più forti, come il Front National di Marine Le Pen, il Fpo di Norbert Hofer e la Lega Nord di Matteo Salvini.

L'ideologia identitaria, tra opposizione al "globalismo" e "alter-europeismo"

Ciò che caratterizza l'ideale e/o ideologia "identitaria" è in primo luogo la critica all'attuale globalizzazione, che spesso viene definita spesso nell'ambiente della destra radicale come "mondialismo" e/o "progetto mondialista".

Di contro, gli "identitari" propongono una posizione politica "antimondialista"(e/o antiglobalista), la quale è basata sulla "riscoperta" delle identità culturali, etniche e/o nazionali che compongono l'Europa e allo stesso tempo sempre più spesso sul progetto di una "nuova Europa" (ideologia "altereuropeista") alternativa all'attuale Unione Europea.

Le influenze culturali della nuova destra radicale: dal pensiero di De Benoist a quello di Alexander Dugin

Tra le influenze della nuova destra radicale e/o identitaria non si può non notare quella esercitata dal pensiero dell'intellettuale francese Alain De Benoist e dell'ambiente della "Nuova Destra" legato ad esso, ma bisogna anche tener presente che tali influenze attecchiscono ovviamente nei settori più raffinati e colti dell'ambiente della destra radicale, mentre spesso e volentieri "identitarismo" è diventato sinonimo di "neorazzismo" nei settori più "demagogici" di essa, i quali utilizzano spesso e volentieri le richieste "di pancia" popolari per diffondere posizioni di stampo xenofobo e/o islamofobo, così come anche antisemita.
Inoltre, un'altra influenza sempre più forte per i partiti di destra radicale d'Europa è indubbiamente quella esercitata dal pensiero dell'intellettuale russo di estrema destra Alexander Dugin, il quale sostiene la creazione di un mondo "multipolare" come alternativa all'attuale modello definito "unipolare"(rappresentato dalla globalizzazione a guida statunitense).
A tal riguardo, Dugin e l'ambiente della destra radicale e della "Nuova Destra" legato all'ideologia neo-eurasiatista, sostengono (a livello globale) spesso posizioni di stampo identitario così come tendenze "neoconservatrici" e "neocomunitariste" insieme al rafforzamento geopolitico del ruolo dell'attuale Russia di Putin, e questo spiega in buona parte il forte sostegno che per  la stessa Russia putiniana hanno molte delle formazioni di estrema destra europee. 
NOTE:

PER APPROFONDIRE:

FOTO:manifestazione del "Front National", http://www.fascinazione.info

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