Hezbollah-Gate per Obama

dic 19, 2017 0 comments
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Pur di non compromettere l'accordo sul nucleare iraniano, l'amministrazione Obama bloccò le indagini su Hezbollah e il suo traffico miliardario di droga. È quanto emerge da un'inchiesta di Politico.com che ricostruisce la somma di decisioni con cui l'ex presidente fece di fatto deragliare una importante operazione della Drug Enforcement Administration (DEA) contro l'organizzazione sciita libanese finanziata e protetta da Teheran.
Sono accuse pesantissime, basate su documenti e interviste a esperti in traffici illeciti. Più di trent'anni dopo l'IranGate (lo scandalo Iran-Contras che coinvolse alti funzionari e militari dell'amministrazione Reagan), l'autorevole sito americano getta l'ombra di un nuovo scandalo su un presidente che proprio nell'accordo con Teheran aveva investito il centro della sua eredità in politica estera. Da Politico.com arriva ora un retroscena inquietante sul costo di quella eredità: anni e anni di indagini sui traffici illegali di Hezbollah bloccati per non incrinare il rapporto con Teheran, un Hezbollah-Gate che restituisce un'immagine compromessa di un presidente che si è sempre presentato come campione della morale.
Secondo l'indagine di Politico.com, a causa della sua determinazione ad assicurarsi l'accordo sul nucleare con l'Iran, l'amministrazione Obama ha mandato all'aria il "Progetto Cassandra", operazione della DEA che durava da diversi anni e che monitorava le operazioni di Hezbollah in Sud America e in altre aree, operazioni che comprendevano tra le altre cose anche l'introduzione di cocaina negli Stati Uniti, riciclaggio di denaro sporco, traffico di armi e altre attività per un valore di oltre un miliardo di dollari.
POLITICO.COM
Scrive Politico:
"Il Progetto Cassandra è stato lanciato nel 2008 dopo che la Drug Enforcement Administration ha raccolto prove che Hezbollah si era trasformato, da organizzazione militare e politica focalizzata in Medio Oriente, in un'associazione criminale internazionale che alcuni ricercatori ritenevano stesse raccogliendo un miliardo di dollari l'anno da droga e traffico di armi, riciclaggio di denaro sporco e altre attività criminali.
Nei successivi otto anni, agenti che lavoravano da una struttura DEA top secret a Chantilly, in Virginia, usarono intercettazioni telefoniche, operazioni sotto copertura e informatori per mappare le reti illecite di Hezbollah, con l'aiuto di 30 agenzie di sicurezza statunitensi e straniere.
[Questi agenti] seguivano le spedizioni di cocaina, alcune dall'America Latina all'Africa occidentale e verso l'Europa e il Medio Oriente, e altre attraverso il Venezuela e il Messico verso gli Stati Uniti. Hanno rintracciato il fiume di denaro sporco e come è stato riciclato, tra le altre tattiche, tramite l'acquisto di auto usate americane e la spedizione in Africa".
Secondo Politico, che cita interviste a decine di addetti ai lavori, ad un certo punto i funzionari dell'amministrazione Obama hanno sempre più ostacolato le operazioni. E quando gli agenti hanno chiesto il via libera per indagini, azioni penali e arresti, i funzionari dei dipartimenti della Giustizia e del Tesoro hanno ritardato, ostacolato o respinto le richieste.
Obama è entrato in carica nel 2009 promettendo di migliorare le relazioni con l'Iran, e John Brennan, diventato direttore della Cia nel 2013, ha detto in un documento politico che "il prossimo presidente aveva l'opportunità di stabilire un nuovo corso per le relazioni tra i due paesi" attraverso non solo un dialogo diretto, ma "una maggiore assimilazione di Hezbollah nel sistema politico libanese".
Quando gli investigatori, dopo aver raccolto montagne di prove contro Hezbollah, si apprestavano ad agire e per questo avevano chiesto le autorizzazioni al Dipartimento della Giustizia e a quello del Tesoro in modo da poter bloccare le attività dei terroristi libanesi, l'Amministrazione Obama fece in modo che dette autorizzazioni non arrivassero mai in modo da non pregiudicare le trattative con l'Iran che di Hezbollah è protettore e finanziatore.
"Una decisione politica arrivata dall'alto", l'ha definita David Asher, analista del Dipartimento della Difesa statunitense specializzato in finanza illecita che ha contribuito alla creazione e alla conduzione del Progetto Cassandra.
Secondo Asher i funzionari di Obama hanno ostacolato gli sforzi per arrestare i principali agenti di Hezbollah, tra i quali uno dei principali fornitori di armi del presidente siriano Bashar Assad. Stando a quanto testimoniato a Politico.com dal team del Progetto Cassandra, i funzionari di Obama si sarebbero giustificati sostenendo che cercavano di migliorare i rapporti con l'Iran come parte di una strategia più vasta finalizzata a impedire a Teheran di dotarsi di armi nucleari.

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