Anniversario terremoto di Amatrice e Accumoli- COMUNICATO CNDDU

ago 22, 2020 0 comments

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ritiene fondamentale, in occasione
dell’anniversario del terremoto che distrusse Amatrice e Accumoli, verificatosi il 24 agosto 2016, causò circa
250 morti ed ebbe ripercussioni gravi sull’economia e la società civile, ribadire l’importanza di un intervento
risolutivo da parte dello Stato onde concedere i finanziamenti necessari per la ricostruzione delle aree
coinvolte. Oggi da quanto si apprende dagli organi di informazione solo il 6,5% delle case sono state
ricostruite. La politica ha un compito importante: intervenire e alleviare le sofferenze dei cittadini. Per tal
motivo chiediamo di fare presto, aiutare le famiglie, dare un futuro alle comunità già troppo vessate dai tanti
problemi che l’economia sta attraversando.

Ricordiamo che il terremoto sviluppatosi nell’area del reatino e che travolse quattro regioni Lazio, Abruzzo,
Umbria e Marche causò anche la morte di molti bambini e adolescenti.
Diversi scrittori nel corso degli anni hanno cercato di descrivere i luoghi e le atmosfere di quei giorni:
«Quella notte – ore 3,36 – ero lì con marito, figlia e cane. La scossa, la paura, la fuga, la casa lesionata e poi
venuta giù con gli affetti e le sicurezze di un’intera vita, qui a Poggio Vitellino, una delle 69 frazioni di
Amatrice: una ventina di anime d’inverno, dieci volte tanto d’estate, un’oasi persa per sempre. Ci siamo
salvati, ma è una salvezza che assomiglia a un’altra realtà» (Elena Polidori, Amatrice non c'è più. Ma c'è
ancora)
“Alle 3 e 36 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 scuote le viscere del Centro Italia. 

L’epicentro del
sisma, registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a una profondità di 8 chilometri, è
situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Le
vittime accertate sono 299. Nei soli comuni reatini di Accumoli e Amatrice sono 249 (149 donne e 100
uomini, tra loro ci sono 26 bambini e adolescenti).” (Fabrizio Colarieti, Tre e trentasei – Storie e immagini
del sisma del 24 agosto 2016).

Il CNDDU propone di dar vita nel corso del nuovo anno scolastico a una grande catena di solidarietà umana
nel mondo della scuola che dal Nord al Sud d’Italia possa mettere in campo azioni concrete per sensibilizzare
le autorità competenti onde intervenire nella risoluzione delle problematiche dei territori devastati dai
terremoti. L’idea è anche quella di far scrivere agli studenti messaggi; sms; post; lettere a sostegno della
solidarietà tra i cittadini. Il motto dell’iniziativa è “Unire le forze per superare gli ostacoli che si presentano”.
“Poi, a un tratto, la sera è diventata notte. A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi
secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti. Siamo sottili come carta.” (Charles
Bukowski)

prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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