Omicidio Charlie Kirk & oltre: la spirale dell’odio e le tribù che minacciano il Tardo Impero USA

set 15, 2025 0 comments


Di Andrea Muratore

Il sanguinoso delitto dell’attivista conservatore Charlie Kirk alla Utah Valley University ha scosso l’America e riportato a galla le profonde fragilità della superpotenza. Una volta di più, solo tre mesi dopo l’omicidio di Melissa Hortman , deputata democratica dello Stato del Minnesota, gli Usa si trovano scossi da un male profondo e difficile da identificare.

Non è questione del pur spinoso tema del controllo delle armi che girano incontrollate: è questione delle idee che portano quelle armi a sparare. E non è nemmeno una questione che riguarda l’opinione degli americani sul presidente Donald Trump o la visione del mondo dell’assassinato Kirk: c’è in gioco la comprensione dei danni duraturi che la polarizzazione profonda può fare al Paese.

Non è un caso che dalle colonne del New York Times si siano levate le voci di due editorialisti di peso, David French e Ezra Klein, certamente non vicini alla visione del mondo di Kirk ma che hanno spinto per gettare acqua sul fuoco. French ha posto l’accento sul tema del luogo dell’omicidio di Kirk: “L”assassino lo ha ucciso in un campus universitario . Molti studenti prenderanno questa perdita sul personale. Molti altri ora proveranno un senso di terrore nei loro campus. Chi può sentirsi al sicuro? Dove può sentirsi al sicuro? Qualunque cosa pensiate di Kirk (ho avuto molti disaccordi con lui, e lui con me), quando è morto stava facendo esattamente ciò che chiediamo alle persone di fare nel campus: presentarsi”.

Gli incendi che divampano in America

Simile il discorso di Klein, che ha posto l’accento sulla minaccia che l’idea stessa di fare attività politica rischia di subire dal violento atto: a prescindere dalle idee, ha notato l’editorialista, va riconosciuto che “Kirk praticava la politica esattamente nel modo giusto, si presentava nei campus e parlava con chiunque gli rivolgesse la parola”.

Importante, poi, l’accenno al tema della violenza politica crescente, insita nelle reazioni all’assassinio: Klein denuncia tanto “la mossa della sinistra che vuole truccare la morte di Kirk basandosi sulle sue idee – dopotutto, ha difeso il Secondo Emendamento, ammettendo persino che significasse accettare morti innocenti”, ma anche “quella della destra estrema, che vuole trasformare il suo omicidio in una giustificazione per una guerra totale, un  incendio del Reichstag per i nostri tempi”.

Tre mesi dopo il delitto Hortman, l’omicidio di Kirk aggiunge una croce alla spirale di violenza negli Usa, scava ulteriori trincee di odio e alimenta un clima di guerre culturale che appare in costante espansione, anche perché inserito nel frame narrativo della polarizzazione. Ognuno conta i “suoi” morti, le “sue” battaglie e, ovviamente, i propri nemici.

FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://it.insideover.com/politica/la-spirale-dellodio-e-le-tribu-che-minacciano-il-tardo-impero-a-stelle-e-strisce.html

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