Lo sapevo. Lo sapevo che sarebbe andata a finire in questo modo. I partiti rappresentati da Alfano, Casini e Bersani non hanno mai avuto alcuna intenzione di tagliare o addirittura — che sarebbe (stato) molto meglio — eliminare i rimborsi elettorali. Macché, si sono limitati a inventarsi un’autorità preposta al controllo dei loro bilanci e delle spese, composta dal Presidente della Corte di Cassazione, e dai presidenti della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato.
La solita buffonata all’italiana:
cambiare tutto per non cambiare niente. I soldi pubblici continueranno a
essere versati nelle loro tasche, magari nelle medesime percentuali
(tre, quattro, cinque volte le spese realmente sostenute). E mentre gli
italiani muoiono di fame, la disoccupazione dilaga e la recessione si fa
sempre più pesante per l’inettitudine di questo Governo che ci ha letteralmente consegnati al Fondo Salva Stati (l’ESM), loro rafforzano i loro privilegi e li conservano, dando agli stessi una parvenza di piena legalità .
Siamo alla frutta. Anzi, oltre la
frutta. Non c’è limite alla vergogna e alla meschinità di questa classe
politica che non capisce che è ora di finirla! È ora di dire basta
all’euro, all’Europa, ai privilegi e a una politica parassitaria e
inetta. Basta al Governo di Monti che ci sta
consegnando nelle mani degli oligarchi dell’alta finanza e che non ha
fatto nulla per stimolare la ripresa economica. Siamo nel baratro del
default, del fallimento e della deindustrializzazione a favore dei
mercati asiatici. Siamo alla mercé di Berlino, della BCE e delle organizzazioni occulte che tirano le file della finanza mondiale.
Dire che l’Italia è un paese inetto è poco.
Perché alla fine la colpa è anche nostra, in quanto italiani, se Monti è
al Governo, se i politicanti che abbiamo votato e che avrebbero dovuto
lottare contro questo scellerato tentativo di instaurare una dittatura
economica, lo sostengono e se con la complicità di questi ultimi Monti
ha sottoscritto il Fiscal Compact con il medesimo entusiasmo
con il quale un suo “illustre” predecessore firmò il trattato di
ingresso dell’Italia nell’Euro “capestro”. Parlo ovviamente di Prodi.
Ci stiamo suicidando e
le pagine dei quotidiani e degli organi di informazione di che parlano?
Di Bossi, della Lega, dei guai giudiziari di Vendola, di altre amenitÃ
create ad hoc per distrarci e per tenerci nella piena ignoranza
dell’attività parlamentare che ci sta portando dritti dritti nella
camera a gas della finanza speculativa e nell’area di influenza della
grande Germania.
Ormai è chiaro che siamo diventati un paese satellite
nel futuro impero finanziario-germanico. La modifica dell’art. 81 della
Costituzione che il Senato si accinge ad approvare senza il consulto
dei cittadini lo sancirà definitivamente. E mentre ridiamo di Renzo
Bossi e della sua presunta ignoranza, la politica e la finanza ce l’ha stanno mettendo nel culo.
Poveri stolti che siamo, altro che Renzo Bossi! Davvero poveri stolti,
incapaci di scorgere il quadro globale delle cose e appesi alle
dichiarazioni dei politici e alle loro prese per il sedere. Un’autorità per controllare i loro bilanci…
Ma si può essere più idioti a credere a queste cazzate? Sarebbe bastato
abolire la norma che prevede i rimborsi elettorali, o quantomeno
diminuirli e sottoporre i bilanci dei partiti al controllo delle societÃ
di revisione, anziché inventarsi l’ennesimo carrozzone che permetterÃ
ai soliti noti di prendere doppi e tripli stipendi, senza cambiare
nulla.
Concludo con un celebre discorso di Oliver Cromwell (1653):
In nome di Dio, andatevene! Voi siete una banda faziosa, nemica di ogni buon Governo. Una massa di scellerati mercenari, che al pari di Esaù, vorrebbe vendere la propria nazione per un piatto di minestra, e come Giuda tradire il proprio Dio per una manciata di denari. È rimasta ancora una sola virtù tra voi? V’è un vizio che non possedete? Non avete più religione del mio cavallo. L’oro è il vostro Dio. Chi di voi non ha barattato la propria coscienza per denaro? V’è tra voi qualcuno che nutra il benché minimo interesse per il bene della nazione?
Che dire? Sembra scritta appositamente per i nostri politici.
Ridiamo, ridiamo di Renzo Bossi, ma la verità è che i veri ignoranti
siamo noi e non lui, perché non abbiamo ancora capito un cazzo delle
intenzioni di coloro che ci stanno (s)governando!
Da Jester.it
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