Monti, l’apostolo del verbo democristiano

dic 28, 2012 0 comments

Monti, l'apostolo del verbo democristiano

Di Andrea Mollica

 La benedizione dell’Osservatore Romano è l’ultimo tassello della ricomposizione dei rapporti di potere democristiani che hanno governato l’Italia prima della II Repubblica. Dal Vaticano è partito un potente messaggio di appoggio a Mario Monti e al suo tentativo di ricostruire una formazione di centro, determinante nello scacchiere politico del nostro paese. Berlusconi, nonostante il semi ricatto dei giorni scorsi, subisce così un altro smacco dopo l’emarginazione sentenziata dai big dell’industria e dalla finanza.
Mario Monti è salito, come direbbe lui, nell’agone della lotta partitica con un discorso organizzato di fronte ai vertici della Fiat. La benedizione di Elkann e Marchionne è stato coerente seguito agli sforzi, piuttosto fallimentari in realtà, messi in campo da uno dei massimi dirigenti del gruppo Fiat, l’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo. Il connubio tra Fiat, Confindustria e Vaticano profuma l’intera operazione montiana di un sapore antico, che poco o nulla ha a che fare con lo spirito del tempo. La Dc era il partito dell’industria, della Chiesa e dell’America, e adesso al posto di Washington c’è l’Europa conservatrice di Merkel, Barroso e Van Rompuy.
La Balena Bianca non ha più solcato i mari della politica italiana per motivi che appaiono sconosciuti a coloro i quali stanno provando a riportarla in vita. L’anima conservatrice del paese, la piccola e media impresa, i commercianti, gli artigiani, il ceto medio impiegatizio così come i tantissimi fedeli più ligi al dettato clericale, si separò dalla Dc sia per la fine del pericolo comunista, sia per la tortura fiscale imposta dai governi dell’epoca per evitare la bancarotta dopo la crisi dello Sme. Vent’anni dopo la storia sembra ripetersi in modo quasi pedissequo, ma i tanti generali ansiosi di guidare le masse secondo il verbo antico del centrismo conducono un esercito senza popolo che rischia un flop piuttosto clamoroso. Anche solo 30 anni fa lo schieramento di Monti avrebbe garantito una vittoria certa, mentre oggi è corsa disperata per superare lo sbarramento del Senato, unica chance per avere un ruolo determinante nei futuri assetti di potere.

Fonte:http://www.giornalettismo.com/archives/679923/monti-lapostolo-del-verbo-democristiano-2/

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