Riflessioni sulla questione dell'immigrazione e dei profughi

ago 14, 2015 0 comments


Di Salvatore Santoru

Da diverso tempo a questa parte la questione dell'immigrazione e dei profughi è diventata uno dei temi principali della discussione politica italiana e il più importante per l'opinione pubblica.
Sostanzialmente, le posizioni attualmente egemoni e opposte all'interno del dibattito politico passano da quella del rifiuto, posizione ben esemplificata da Salvini e da buona parte della destra, e di indiscriminata accoglienza, posizione espressa da buona parte dei settori della Chiesa e della sinistra.





Purtroppo, a partire dai vari talk show politici sino alle discussioni da bar dell'uomo di strada, generalmente la tematica viene affrontata a base di slogan e lamentele senza riuscire a giungere a un'adeguata e imparziale visione del fenomeno e/o a possibili soluzioni, che ora come ora comunque sembrano alquanto difficili da avere.
Detto questo, c'è da segnalare che comunque da ambo le parti giungono delle interessanti constatazioni che andrebbero messe maggiormente in risalto, come l'enfasi posta sull'aspetto umanitario da parte della Chiesa e dalla sinistra, e la focalizzazione sui risvolti sociali ed economici da parte dei momiventi populisti critici della gestione del fenomeno migratorio e dalla destra.
Difatti, bisognerebbe dare priorità all'aspetto umano e umanitario della vicenda facendo il possibile per salvare vite umane e per garantire una degna accoglienza, e allo stesso tempo gestirla in modo che venga veramente garantita una degna condizione di vita ai migranti e ai profughi e non si creino delle guerre tra poveri, come purtroppo è iniziato ad avvenire.


Quindi, tenendo anche conto della pesante crisi economica che l'Italia sta vivendo, si dovrebbe per quanto possibile gestire al meglio il fenomeno migratorio e tenendo presente l'impossibilità di fermarlo, si dovrebbe cercare almeno di contenerlo, ad esempio con la cooperazione tra l'Italia e altre nazioni europee nel sostegno a politiche di sviluppo e di risoluzione di conflitti nei territori  interessati dalle migrazioni, in tal modo limitando altri possibili flussi biblici.
In contemporanea, potrebbero essere avviati in Italia con l'aiuto dell'Europa eventuali programmi a sfondo sociale per miglioare la condizione di profughi e migranti, e eventualmente anche dei meno abbienti italiani e europei, per non lasciare nessuno indietro ed evitare possibili guerre tra poveri.
Difatti, si dovrebbe effettuare un'accoglienza degna di questo nome per i profughi e migranti che arrivano in Italia e in altri paesi europei, ed eventualmente espellere immediamente chi si è macchiato di reati gravi, sia nella terra d'origine o in Italia e altri paesi europei.

Una soluzione del genere,probabilmente ancora di difficile attuazione per il momento, potrebbe essere quella migliore e certamente lo sarà delle non-soluzioni attuali, grazie alle quali migliaia di persone disperate e affammate arrivano ogni giorno in Italia e in altri paesi europei e la buona parte di loro(come d'altronde nemmeno gli stessi autoctoni colpiti dalla crisi) non può ricevere nemmeno gli strumenti per vivere meglio ed eventualmente integrarsi.

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