"Geopolitica Dell'Intelligenza Artificiale", la presentazione del nuovo libro di Alessandro Aresu al Premio Lussu: l'IA tra infrastrutture, potere e mito

dic 2, 2025 0 comments


Si è svolta, domenica 16 novembre 2025, la presentazione del nuovo libro dAlessandro Aresu, "Geopolitica Dell'Intelligenza Artificiale".

L’incontro è avvenuto all'interno della Sala Congressi dell'Hotel Regina Margherita, nell'ambito del Premio Emilio Lussu a Cagliari. Durante la conferenza, Aresu ha offerto una riflessione densa e concreta sui grandi temi dell’innovazione tecnologica contemporanea. Al centro del dialogo, più che il futuro remoto, vi è stato il funzionamento reale dell’IA oggi: infrastrutture, filiere industriali, rapporti di potere e conseguenze geopolitiche.

L'autore ha ricondotto il dibattito sull’IA ai grandi cicli del digitale e, in particolar modo, alla microelettronica, indicando nei semiconduttori l’elemento realmente determinante. In tale scenario, aziende come Nvidia svolgono un ruolo centrale e strutturale, in quanto una gran parte dei sistemi di intelligenza artificiale oggi operativi, da Google DeepMind alle principali piattaforme commerciali, dipendono dal suo hardware. 

L’intelligenza artificiale, ha sottolineato Aresu, non è esattamente una 'mente autonoma' né una forza astratta come spesso si descrive ma piuttosto un insieme di macchine, componenti, dati e capitali. D'altronde, le macchine non vengono sostituite propriamente dall’IA, ma dai loro componenti sempre più sofisticati, inseriti in una filiera industriale che affonda le radici già negli anni Settanta, quando lo stesso termine Si di “intelligenza artificiale” cominciava a essere utilizzato in ambito scientifico.

Anche il boom di strumenti come ChatGPT è stato ricondotto a questo percorso di lungo periodo: tali applicazioni sono potute esistere grazie all’enorme quantità di dati prodotti negli anni sulla rete, in larga parte attraverso piattaforme come la stessa Google.

Durante l'incontro, ampio spazio è stato dedicato alla questione della singolarità e della super-intelligenza artificiale, definita come un falso problema nel presente. Argomentando su ciò, Aresu ha reputato che la convinzione in una super-intelligenza capace di superare e dominare l’umanità rischia di assumere i tratti di una credenza quasi religiosa, atta a distogliere l’attenzione dagli effetti concreti dell’IA sulle infrastrutture, sull’economia e sulla società.

Inoltre, nel corso dell’incontro sono stati citati diversi attori chiave dell’ecosistema tecnologico contemporaneo: dall’Istituto Dalle Molle ad Anthropic fino ai grandi gruppi della microelettronica come Broadcom. Particolare attenzione è stata riservata ai “chokepoints” tecnologici, ovvero sia i nodi critici della produzione globale dei semiconduttori, che rappresentano dei veri e propri punti di pressione strategica a livello geopolitico.

In questo scenario si collocano anche realtà come Palantir, orientate ai servizi per utenti governativi e apparati di sicurezza, e il dibattito sul rapporto tra grandi aziende tecnologiche e istituzioni statali. 

Infine, rispondendo a una domanda dal pubblico, l'autore ha anche chiarito che l’intelligenza artificiale non è applicata prevalentemente a scopi militari, né è realistico immaginare un futuro in cui il mercato delle armi sia dominato completamente da sistemi di IA autonomi.

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